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Annunci Google Shopping: ottimizzarli al meglio per non sprecare budget

Luca Mainieri | | Tempo di lettura: 6 minuti
Googleshopping

Trattandosi del motore di ricerca più utilizzato al mondo, Google è caratterizzato da livelli di traffico incredibilmente alti. 
Fare pubblicità su Google Shopping può rivelarsi quindi una scelta molto proficua, dal momento che gli annunci vengono mostrati nella scheda Shopping e nella pagina dei risultati di ricerca standard. 


Come fare però ad avere la certezza che siano proprio i tuoi annunci ad attirare l’attenzione dei potenziali acquirenti? Ecco alcuni consigli che potrai implementare in tempi brevi per migliorare i risultati dei tuoi annunci Google Shopping.

Che tipo di pubblico puoi raggiungere con gli annunci Google Shopping

Questi annunci ti permettono di interagire con un’ampia gamma di gruppi demografici, in base alle specifiche scelte che effettui in materia di targeting.

Tuttavia, il vantaggio principale è che gli utenti non devono nemmeno utilizzare Google Shopping per vedere gli annunci: questi vengono infatti mostrati nella pagina standard dei risultati del motore di ricerca. 

Dal momento che appaiono nella normale SERP, gli annunci possono fare presa anche sugli utenti che non necessariamente si stanno dedicando agli acquisti in modo attivo su Google, bensì sono alla ricerca di un prodotto specifico.

Inoltre, se desideri mostrare gli annunci a un pubblico ancora più mirato, puoi utilizzare un servizio di data feed che ti consente di selezionare termini di ricerca più specifici che attivano i tuoi contenuti pubblicitari.

Confronto tra annunci a pagamento e annunci gratuiti

Di recente Google ha iniziato a offrire opzioni pubblicitarie gratuite, che vanno ad aggiungersi ai tradizionali annunci a pagamento. 

Google ha motivato la decisione con la volontà di rendere la pubblicità più accessibile a tutte le categorie di aziende durante questo difficile momento storico. Quali sono dunque le caratteristiche principali delle due tipologie di annunci?

Se pubblicizzi un prodotto attraverso un annuncio a pagamento, questo verrà mostrato nella parte superiore e inferiore della pagina Shopping, oltre che nella SERP standard

Grazie a questa ampia visibilità, gli annunci a pagamento continuano ad avere una marcia in più rispetto agli annunci gratuiti di recente introduzione.

Optando invece per un annuncio gratuito, questo si contenderà la visibilità con gli altri annunci presenti nel carosello di Google Shopping e non comparirà sulla pagina SERP standard.

Tuttavia, ottimizzando il feed in modo efficace, non è detto che il tuo annuncio debba comparire dopo molte pagine. In ogni caso, la concorrenza sarà maggiore e non avrai le stesse garanzie di clic degli annunci a pagamento.

Suggerimenti veloci per migliorare gli annunci

Se ritieni che Google Shopping sia il modo migliore per attirare un maggior numero di clienti sul tuo negozio online, questi consigli di rapida implementazione potranno fare la differenza in termini di rendimento degli annunci.

1. Svolgi ricerche accurate sulle parole chiave per ottimizzare titoli e descrizioni

L’ottimizzazione dei titoli e delle descrizioni gioca un ruolo centrale per il successo dei tuoi prodotti. Alla base di questo processo c’è la scelta del set di parole chiave più pertinenti, che andranno poi utilizzate nell’ordine ideale.

È possibile trovare le parole chiave ricorrendo a diversi approcci, come l’utilizzo dei termini di ricerca suggeriti da Google, l’analisi dei prodotti della concorrenza che vantano un buon posizionamento e l’impiego di appositi strumenti per le parole chiave.

Anche l’ordine di inserimento dei termini all’interno dei titoli può fare la differenza, dal momento che alcuni prodotti vengono cercati più spesso in base al marchio, mentre per altri vengono specificati il colore, la misura o altri attributi

Inoltre è opportuno ricordare che Google mostra solo un numero limitato di caratteri, perciò è fondamentale inserire i termini più importanti all’inizio.

Lo schema mostrato di seguito può essere un’utile guida per scegliere la struttura più opportuna per i titoli in base alle diverse categorie di prodotti.

2. Utilizza le parole chiave a corrispondenza inversa

Il tuo annuncio riceve tanti clic, che però non generano vendite? Ciò potrebbe dipendere dal fatto che viene mostrato a persone che cercano articoli simili a quello che vendi tu, ma non esattamente quel prodotto. 

Ad esempio, se vendi scarpe Nike, il tuo annuncio potrebbe essere mostrato anche per le ricerche di “scarpe Nike usate”.

Per evitare il problema, la soluzione consiste nell’utilizzare le parole chiave a corrispondenza inversa

Nell’esempio precedente, indicando il termine “usate” come parola chiave a corrispondenza inversa, eviterai che l’annuncio venga mostrato a utenti non interessati; inoltre, lo renderai più specifico ed efficace per il tuo pubblico di destinazione.

3. Concentrati sui prodotti più redditizi

È inevitabile che alcuni prodotti siano più venduti, e dunque più redditizi, rispetto ad altri. 

Di conseguenza, è opportuno concentrare le attività pubblicitarie su questi articoli ed escludere dal feed i prodotti non redditizi.

Questa strategia è utile anche per gli articoli poco venduti in determinati periodi dell’anno, per i prodotti con disponibilità limitata o esauriti, oppure ancora per gli articoli disponibili solo in misure inconsuete.

4. Ricorri all’aggiustamento delle offerte

Non tutte le offerte hanno il medesimo valore: il successo di una pubblicità può variare in modo significativo a seconda del luogo, dei vari momenti della giornata e persino dei diversi dispositivi utilizzati dai clienti.

Ecco perché l’utilizzo degli aggiustamenti delle offerte può aiutarti a conseguire notevoli risparmi sulle spese pubblicitarie.

Sfruttando questo sistema avrai la certezza di pagare la somma più opportuna in funzione di località, orario e dispositivo, sulla base delle informazioni raccolte nella sezione dei rapporti del tuo account Google Merchant Center.

5. Utilizza un servizio di data feed per perfezionare la tua pubblicità come Datafeedwatch

I feed di dati ti permettono di avere il pieno controllo sulle campagne pubblicitarie. 

Utilizzando un servizio di data feed puoi beneficiare dello stesso livello di controllo e, al contempo, di un ulteriore risparmio di tempo e denaro. 

Datafeedwatch ti consente di apportare tutte le modifiche descritte in precedenza e diverse altre migliorie, come la creazione di gruppi di annunci o etichette personalizzate, ad esempio per le fasce di prezzo.

6. Ottimizza le immagini

Oltre al titolo, le immagini del prodotto sono tra i primi elementi che attirano l’attenzione dei clienti. 

Per questo motivo devi fare in modo che le immagini siano all’altezza delle aspettative, pur attenendoti sempre alle linee guida di Google Shopping.

Per essere ottimali, le immagini devono ritrarre il prodotto da diverse angolazioni: cerca quindi di mostrare l’articolo dal maggior numero possibile di inquadrature, facendo comprendere sin dalla prima fotografia di che prodotto si tratta. 

La presenza di immagini di buona qualità è ancor più indispensabile se si considera il fatto che oggi le ricerche visive sono una tendenza in costante aumento.

In altre parole, sempre più persone effettuano ricerche in base alle immagini anziché utilizzando le parole chiave: ciò significa che dovrai impegnarti al massimo per fare in modo che le immagini dei tuoi prodotti facciano un figurone su internet.

Il cambiamento nel modo in cui gli acquirenti online cercano i prodotti può essere una conseguenza della notevole evoluzione delle ricerche per immagini. 

Google ha perfezionato talmente tanto le sue capacità di riconoscimento di immagini simili da permettere agli utenti non solo di restringere le ricerche allo specifico prodotto a cui sono interessati, ma anche di confrontare i prezzi cercando l’immagine dell’articolo.

A seconda dei prodotti che vendi, puoi provare a utilizzare diverse tipologie di immagini. Le più comuni sono due: le immagini “lifestyle”, che ritraggono il prodotto mentre viene utilizzato (ad esempio, un capo di abbigliamento indossato da una persona), e le immagini del solo articolo, come mostrato nell’esempio sottostante.

7. Ottimizza il colore

Specificare il colore di un prodotto potrebbe non essere la prima soluzione che ti viene in mente per attirare l’attenzione dei clienti di Google Shopping sul tuo annuncio. 

Ricorda però che molte persone specificano i colori dei prodotti nelle proprie ricerche, oppure li utilizzano per restringere i risultati. Alla luce di questi motivi, è fondamentale utilizzare dei nomi di colori che siano di uso comune.

Se alcuni dei tuoi articoli sono disponibili in colori insoliti, sarà opportuno modificarli. Ecco alcuni esempi:

●     Ciano / Celeste / Cobalto = Blu

●     Oliva / Lime / Menta = Verde

●     Violetto / Lilla / Prugna = Viola

●     Salmone / Pesca / Magenta = Rosa

Conclusioni

Gli annunci Shopping sono strumenti che tutte le aziende dovrebbero prendere in considerazione quando commercializzano online i loro prodotti o servizi. 

Mettendo in pratica i suggerimenti presentati in questo articolo potrai perfezionare ulteriormente le tue pubblicità, ridurre le spese e, in generale, creare campagne più redditizie.

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