BLOG
Ecco Perché la tua App iOS può essere Rifiutata dall’App Store
Realizzare app è un compito divertente che offre soddisfazioni, soprattutto quando gli sforzi finiscono per essere diffusi e apprezzati da molte persone. Tuttavia, a volte può diventare molto frustrante, soprattutto quando ci si scontra con le nuove linee guida di Apple sulla pubblicazione della App.
Può capitare infatti che nella fase della pubblicazione sul marketplace di Apple, App Store, la propria app venga rifiutata dai revisori di Apple. Ma perché Apple rifiuta delle App iOS? Quali sono le linee guida per evitarlo? Questo articolo ha lo scopo di spiegare quali sono le ragioni più comuni per le quali un’app può essere rifiutata dall’App Store.
Su Apple ci sono oltre 2 milioni di app, ma se contiamo tutte quelle che vengono scartate per un motivo o per un altro, il loro numero sale ancora di più. Dopo il Google Play Store la raccolta di Apple si conferma come la più grande a disposizione sul web, perciò riuscire a essere accettati significa aprirsi a un bacino di utilizzatori molto vasto.
Perché un’app viene rifiutata dallo store di Apple?
Ecco, la sorpresa che sicuramente non vuoi ricevere è un messaggio di Apple che ti informa che la tua app è stata respinta. Non bisogna sentirsi afflitti per via di ciò, essere rifiutati può accadere sia a neofiti che a coloro che hanno esperienza con la produzione e la diffusione delle app.
Niente panico, è un problema che si può risolvere, ma innanzitutto devi appurare la ragione che ha portato all’esclusione della tua applicazione.
Infatti la pubblicazione di una app nello store di Apple non è affatto scontata, siccome deve superare invece un apposito iter di revisione e valutazione. Purtroppo, spesso l’esito della revisione è negativo: è buona norma quindi seguire con attenzione la lista delle cause che possono portare a un rifiuto dell’applicazione.
Le principali ragioni per le quali le app vengono escluse dallo store di app sono:
- l’assenza di certe informazioni necessarie (metadata rifiutati)
- la presenza di bug
- la presenza di nomi, screenshot e anteprime non rilevanti o non pertinenti alle funzionalità dell’applicazione
- la presenza di nomi, icone o immagini che ricordano quelle di altre app che conducano a confusione
- la mancata conformità allo IOS Developer Program License Agreement
In ogni caso, Apple ti invia una mail che ti conferma il recepimento o il rifiuto della app ma non fornisce spiegazioni sul mancato recepimento.
Devi entrare quindi nel tuo iTunes Connect e controllare il Centro Risoluzione (dalla pagina Versione della tua app). In questo modo è possibile apprendere ulteriori informazioni sulle ragioni che hanno determinato il blocco, oltre magari a degli allegati che ne chiariscono le ragioni.
E’ una copia di un sito web
Molti clienti ci chiedono di sviluppare delle App che non sono altro che la riproduzione di funzionalità (o i contenuti di un sito web). Queste App non vengono più accettate da Apple in quanto mancano le cosiddette funzionalità minime richieste.
Facciamo un esempio:
- Un’app aziendale che presenta un catalogo prodotti, una lista di notizie e la pagina dei contatti aziendali? bocciata!
- L’app di un ristorante che fornisce informazioni sul menu, orari di apertura ed un form per la richiesta di prenotazioni? bocciata!
- Un App di una start-up che fornisce una demo sul funzionamento di un servizio e permetta ad alcuni utenti di testare alcune funzioni: bocciata!
Questo viene spesso definito Funzionalità Minima e si legge nelle guidelines di Apple:
“La tua app dovrebbe includere funzionalità, contenuti e UI che vanno oltre quelle di un semplice sito web impacchettato in una App. Se la tua app non è particolarmente utile, unica o “simile a un’app”, non appartiene all’App Store “.
E’ una App troppo semplice
Se la tua app è troppo semplice allora non merita il nome di “App”. Può suonare un po’ criptico ma è cosi!
Se la tua app riproduce solo un brano o un video, visualizza una brochure o una pubblicità, offre una esperienza troppo limitata ed è considerata troppo semplice per l’App Store.
In sostanza le app non dovrebbero essere principalmente materiali di marketing, pubblicità, ritagli web, aggregatori di contenuti o una raccolta di collegamenti.
Su questo Apple è abbastanza parentoria:
“Le app che sono semplicemente una canzone o un film devono essere inviate a iTunes Store. Le app che sono semplicemente un libro o una guida di gioco devono essere inviate a iBooks Store. “
E’ una copia di un’App esistente
Se la l’app che stai provando a realizzare è una copia di una altra app nell’App Store allora hai buone chance di essere marchiato come Spammer.
Spesso può accadere anche involontariamente. Ad esempio, stai provando a duplicare un’app esistente per cambiarle il nome? Questo potrebbe generare un problema di duplicato e la tua app potrebbe venire rifiutata.
Una volta che la tua App viene marchiata come duplicato, il problema potrebbe essere alquanto fastidioso. Una volta che Apple considera la tua app una copia duplicata, è difficile da risolvere senza apportare importanti modifiche alla funzionalità della tua app.
Anche in questo caso ascoltiamo cosa dice mamma Apple:
“Se la tua app ha versioni diverse per località specifiche, squadre sportive, università, ecc., Considera di inviare una singola app e fornisci le varianti utilizzando l’acquisto in-app”.
Le app create da un modello commercializzato o un servizio di generazione di app rientrano nello stesso ombrello e “verranno rifiutate a meno che non vengano inviate direttamente dal fornitore del contenuto dell’app. “(Sezione 4.2.6)
Pubblico troppo limitato
Questo problema lo stiamo incontrando spesso con App aziendali. Ultimamente tutte le app aziendali che abbiamo presentato sono state rifiutate da Apple in quanto rivolte ad un audience too small.
Apple giustifica questa posizione dicendo che le App presenti sullo store dovrebbero interessare il grande pubblico, mentre le app aziendali dovrebbero seguire un percorso diverso, vale a dire la pubblicazione a livello Enterprise.
Il problema è particolarmente spinoso perchè ultimamente Apple non rilascia il certificato di tipo Enterprise per organizzazioni con meno di 100 dipendenti. Il che crea ovviamente un vuoto per tutte quelle piccole e medie aziende (che in Italia) sono la maggioranza, che vogliono avere un’App aziendale ma non hanno la possibilità di pubblicarla.
Le soluzioni in questo caso possono essere la distribuzione tramite un MDM – (ad esempio airwatch) e guarda caso Apple sta lanciando il suo servizio di Mdm (https://support.apple.com/it-it/HT207516) o tramite una distribuzione in Test Flight.
Entrambe le soluzioni sono abbastanza rognose in produzione e per gruppi di utenti significativi (>30) con dispositivi di proprietà, entrambe le strade sono difficilmente percorribili.
Dati assenti e informazioni errate
La mancanza di informazioni necessarie per la valutazione è una delle principali ragioni alla base delll’esclusione: si tratta di uno degli scenari più comuni alla base del rifiuto di una app da parte di Apple.
Se il problema è questo, è sufficiente fornire i metadati mancanti per riprendere la revisione: tra l’altro non avrai perso il tuo posto nella sequenza della revisione.
I dati mancanti potrebbero essere le istruzioni di configurazione, le informazioni di contatto, l’account di login demo.
Allo stesso modo, le informazioni errate possono determinare l’esclusione dell’app in questione.
Le immagini adottate devono essere pertinenti alle caratteristiche dell’applicazione, perciò l’icona deve essere compatibile con le funzioni dell’app in questione.
Informazioni errate o chiaramente ingannevoli sono un’altra delle principali cause alla base del rifiuto. La descrizione della app deve essere rispondente alle caratteristiche effettive della applicazione e non contenere informazioni non attinenti. Anche una schermata inutile può condurre al rifiuto dell’applicazione.
Presenza di bug e problemi sulle prestazioni
La presenza di bug e di arresti anomali è un altro grosso problema che limita le possibilità di farsi includere nello store di Apple. Devi perciò assicurarti di testare adeguatamente le tue applicazioni prima di inviarla per l’applicazione. Se i tester di app riscontrano problemi di questo genere è quasi certo che non approveranno l’app.
Un occhio di riguardo bisogna darlo anche alle prestazioni dell’app: se l’applicazione impiega troppo tempo per essere caricata oppure non è all’altezza degli standard pretesi dagli utenti, anche questo potrebbe determinare un rifiuto.
Prima di inviare l’applicazione occupati quindi di testarne adeguatamente le prestazioni per assicurati che possa offrire una soddisfacente esperienza d’uso.
I “contenuti indesiderati” sono una categoria piuttosto ampia che può comprendere sia lo spam che i riferimenti ai concorrenti di Apple (come le menzioni ad Android, Mobile Phone ecc.).
L’attenzione è posta anche su eventuali infrangimenti di copyright, contrassegnati dalle bandierine rosse.
Un altro aspetto importante da valutare è la presenza o meno di collegamenti interrotti: prima di inviare l’app per la revisione bisogna pertanto passarla al setaccio per appurare se qualche link conduce a una risorsa non trovata, se qualche finestra non si apre, se delle funzionalità non sono attivabili. In questo modo ridurremo le possibilità che l’app venga scartata.
Mancata conformità allo iOS Developer Program License Agreement
Ogni applicazione deve poi rispettare rigorosi parametri in fatto di privacy in accordo con le disposizioni di Apple: non fornire sufficienti garanzie sul rispetto della privacy e sull’utilizzo dei dati degli utenti rende molto plausibile il rifiuto dell’app.
Apple prevede dei requisiti da rispettare anche in fatto di interfaccia della applicazione per mantenere standard elevati in fatto di design: seguendo le linee di progettazione di Apple possiamo quindi produrre delle applicazioni dalle chance più alte di essere accettate.
Sarebbe meglio anche assicurarsi che il sistema di notifiche push sia registrato con il servizio APN (Apple Push Notification) per assicurarsi che sia conforme agli standard di Apple.
Se la tua app fa uso di un sistema di pagamento, le transazioni devono avvenire attraverso il sistema di acquisto in-app. Se così non fosse, l’app verrebbe rifiutata al termine della valutazione. Apple infatti non accetta metodi di pagamento di terze parti e tutti i pagamenti devono passare attraverso l’account iTunes del possessore.
Conclusioni
Queste sono le principali ragioni che possono determinare il rifiuto della tua applicazione su Apple Store.
Ovviamente i casi possibili non si esauriscono qui, possono esserci altre problematiche specifiche che inficiano i tuoi tentativi di distribuire la tua app nell’App Store. In ogni caso puoi contattare il supporto Apple per chiedere un riscontro sulla mancata approvazione della tua app.
In ogni caso, è buona norma testare abbondantemente la propria pp prima di inviarla per la revisione, anche su dispositivi differenti, in modo che sia molto più facile ridurre al minimo le possibilità di essere scartati per qualche funzionalità difettosa.
Se hai intenzione di pubblicare un’app su App Store, o se la tua app è già stata rifiutata, rivolgiti a professionisti specializzati che conoscano i requisiti necessari a passare la revisione del team Apple: solo esperienza e competenze specifiche possono davvero aiutarti a far decollare la tua app!
Luca Mainieri
Contatta un Consulente
Giovani, dinamici e preparati. I consulenti di Neting sono a disposizione per una consulenza gratuita. Contatta ora il Team e inizia a svliuppare la tua strategia online.
contatta il teamPotrebbe interessarti:
- Bandi e Finanziamenti per lo Sviluppo di Applicazioni di Intelligenza Artificiale in Emilia-Romagna
- Patent Box 2023: Guida Completa, Benefici Fiscali del 110% e Spese Ammesse
- UX trend del 2023: le 9 tendenze principali
- Trend Sviluppo App 2024. I migliori framework per lo sviluppo di app mobili nel 2024