Considerando che con la crescita del social network, oggi la pubblicazione di contenuti è stata decentralizzata, demandando ai singoli utenti dei vari network la pubblicazione di contenuti, che a volte possono riguardarci direttamente, il controllo dei contenuti presenti sulla rete è diventato un punto centrale.
Basta pensare a questo proposito della recente guerra tra Google e Murdoch, sui contenuti delle testate giornalistiche indicizzati e resi disponibili da Google News.
Questo argomento pone quindi due ordini di problemi: come controllare che la nostra e-reputation non sia manomessa dalla pubblicazione di terze parti di contenuti che sono direttamente o indirettamente a noi correlati, secondo, come controllare che i contenuti indicizzati dai motori di ricerca (e quindi attraverso gli strumenti comunemente utilizzati per le ricerche) siano aggiornati ed effettivamente congruenti con i nostri desideri di visibilità.
Per quanto riguarda il primo problema, vorrei citare alcune linee guida relative alla pubblicazione di dati personali sui social network, pubblicate dall’International Working Group On Data Protection in telecommunications (fonte: Garante per la protezione di dati personali. clicca qui per vedere le linee guida del governo in materia di dati personali sui social network.)
°°° Fate attenzione. Pensateci bene prima di pubblicare i vostri dati personali (soprattutto nome, indirizzo, numero di telefono) in un profilo-utente.
°°° Pensateci bene prima di utilizzare il vostro vero nome in un profilo. Utilizzate uno pseudonimo, piuttosto.
°°° Rispettate la privacy altrui. State attenti soprattutto a non pubblicare informazioni personali relative ad altri (comprese immagini o magari foto recanti legende o didascalie) senza il loro consenso. Tenete presente che in molti Paesi è un reato pubblicare informazioni illecitamente, soprattutto se si tratta di immagini.
°°° Informatevi : chi gestisce il servizio? Da quale Paese? Ci sono norme adeguate a tutela della privacy? Ci sono meccanismi di controllo indipendenti (ad esempio, un’autorità di protezione dati) dei quali servirsi in caso di problemi? Utilizzate il web per ricavare informazioni sulle esperienze altrui rispetto alla gestione di privacy e sicurezza da parte di un fornitore di servizi che a voi non sia noto.
°°° Utilizzate impostazioni orientate alla privacy. Limitate al massimo la disponibilità di informazioni, soprattutto rispetto all’indicizzazione da parte dei motori di ricerca.
°°° Utilizzate identificativi diversi (login e password) da quelli che utilizzate su altri siti web (ad esempio per la posta elettronica o per la gestione del conto corrente bancario).
°°° Utilizzate ogni possibilità di mantenere il controllo sull’utilizzo dei vostri dati personali (dati del profilo e dati di traffico) da parte del fornitore del servizio; ad esempio, rifiutate il consenso all’utilizzo dei dati per attività mirate di marketing.
°°° Seguite con attenzione le attività dei vostri figli su Internet , soprattutto sui siti di social network.
Per quanto riguarda il secondo punto, ossia il controllo dei contenuti pubblicati/indicizzati sui motori di ricerca. In questo caso le attività che occorre fare dipendono se abbiamo un controllo sulla fonte (ossia sul sito che pubblica i contenuti) o no.
Nel secondo caso occorre quindi riferirsi alla normativa che tutela i dati, facendo delle azioni soft (o meno soft) sul gestore del sito.
Nel primo caso invece ci vengono incontro alcuni strumenti di Google (ed analoghi proposti dagli altri motori di ricerca).
Nel caso di Google vi consiglio di visitare la pagina di Google relativa alla rimozione dei contenuti da google.
Per la ricostruzione invece di una e-reputation online, non esiste altra strada che ricostruirsi una reputazione sfruttando i social network stessi ed operando delle attività spinte di ottimizzazione e posizionamento, facendo si che i nuovi contenuti ottengano una visibilità maggiore dei vecchi.
Ci sono domande? La struttura di Neting è a disposizione per rispondere a problemi riguardanti la vostra e-reputation.