Questa studio, realizzato ormai lontanissime ere digitali fa, si proponeva appunto di definire e valutare in termini scientifici la credibilità di un sito web e quindi la capacità del sito di convincere, attrarre e promuovere contenuti e prodotti.
Vorrei quindi proporre qui un primo post sui risultati dalle ricerche effettuate dalla Stanford University nel 2002, studio che ha portato alla stesura di una serie di linee guida per la credibilità e consigli per aumentare la credibilità di un sito web, convinto che ci sia molto materiale per una riflessione.
Nei prossimi giorni vorrei poi provare a scrivere un ulteriore post (speriamo di riuscirci a cavallo della Befana) su come il concetto di credibilità è stato modificato e si è ampliato con il web 2.0, ossia con un coinvolgimento più totale degli utenti e l’arrivo dei social network.
Lo studio della web-credibility, un campo ancora da esplorare
Con la crescita dell’ecommerce e l’aumento delle transazioni economiche (e delle frodi online, purtroppo!) il tema della credibilità assume un ruolo sempre più importante.
Analizzando la Rete in cerca di informazioni e spunti per questo articolo ho trovato un estratto da uno studio del 2007 dell’Università degli Studi di Palermo, a cura di Lambardo, Caci e Cardaci [Psychofenia – vol. X, n. 16, 2007].
Da questo documento voglio estrarre questa parte, che mi sembra molto interessante:
“Lo studio della credibilità assume oggi una rilevanza particolare se riferito alla Rete, che racchiude miriadi di siti, motori di ricerca e servizi la cui finalità principale è quella di fornire informazioni (commerciali, mediche, accademiche, metereologiche, finanziarie, pubblicitarie, ecc.) per sollecitare le più varie decisioni […]. Il diverso grado di credibilità delle fonti online è correlato (ma non si identifica) con variabili quali la maggiore o minore accuratezza, attendibilità, vaghezza, completezza, usabilità, ecc.
Un’attenta valutazione della credibilità […] risulta fondamentale sia per gli utenti, i quali devono selezionare quelle per loro più utili o migliori, sia per i Web Designer, interessati a costruire siti che presentino adeguati livelli di usabilità, affidabilità e professionalità, ovvero, in ultima analisi, di credibilità (Fogg, 2003a).”
Scarica il documento integrale sulla Web Credibility
Malgrado ricerche approfondite, l’argomento della credibilità sembra poi scomparire…
Quali sono i fattori che incidono sulla credibilità di un sito web (e di quanto in esso contenuto)
Riprendendo quindi lo studio della Stanford University del 2002, occorre dire che questo nasce da un’analisi del comportamento online di circa 4500 persone ed è durato 3 anni. A conclusione dello studio, il laboratorio ha proposto una serie di linee guida che esamineremo di seguito.
A differenza di altri studi condotti in precedenza, questo studio ha evidenziato come l’utente percepisca innazitutto a livello inconscio la qualità del sito e quindi la propensione a credere, basandosi su aspetti principalmente grafici.
Un primo risultato è stato quello di affermare che quasi la metà delle persone (46%) sono fortemente influenzate da elementi puramente visual, ossia la grafica, i colori, l’utilizzo dei caratteri e della tipografia. E’ risultato poi che questi elementi sono ancora più importanti per certe categorie di settori merceologici, quali siti web dedicati alla finanza (54,6%), siti dedicati al turismo e viaggi (50,5%), ecommerce (46,2%).
Questi fattori grafici pesano meno su siti dedicati alla salute ed enti non-profit e siti di notizie.
Quindi, purtroppo, quasi il 50% della credibilità di un sito è da ascrivere alla credibilità superficiale ossia ad aspetti estetici! Per questo motivo consigliamo a coloro che vogliono realizzare un sito, di investire su soluzioni professionali in materia di web design e realizzazione del sito.
10 Linee Guida: Fattori che incidono sulla Credibilità del tuo sito Web
A conclusione dello studio, la Stanford University ha pubblicato un elenco di linee guida che risultano, a nostro avviso, ancora validissime e di primaria importanza, per aumentare la credibilità di un sito web.
Ecco quindi cosa suggeriscono.
1. Pubblica informazioni accurate e facilmente verificabili
Le informazioni che pubblichi, siano articoli tecnici, citazioni, referenze di clienti, portfolio, devono essere collegate alle fonti e facilmente verificabili. Non avere paura di linkare e creare percorsi, anche esterni al sito, per permettere agli utenti di costruire un percorso di approfondimento ed indagine, su quanto affermato. Costruisci la tua credibilità, creando link a materiale credibile.
2. Mostra che esiste una struttura ed organizzazione reale alle spalle del sito
Evita di nascondere la tua organizzazione dietro un sito. Chi siete? Quanti siete? Che tipo di organizzazione e che storia c’è dietro le persone e la struttura che il sito rappresenta? questo è un passaggio fondamentale per creare un rapporto fiducia tra persone e fare crescere la credibilità del sito.
3. Metti in risalto esperienza e know-how nei servizi che proponi
La tua organizzazione ha esperienze particolari che valorizzano i servizi che offri? il personale è qualificato? l’organizzazione è associata o cerficata con enti che possono dare valore alla tua proposta. Crea link e percorsi visuali con entità che possono accreditare la tua esperienza ed il tuo know-how (ad esempio, rassegne stampa, certificazioni, collaborazioni, diplomi, etc.).
4. Umanizza il rapporto con i tuoi utenti, mostra le persone!
Non solo cercare di mostrare le persone, ma anche valorizzare il lato umano. Le organizzazioni sono fatte da persone che lavorano, che hanno hobbies, passioni, una famiglia, credono in un progetto, hanno un obiettivo. Tutto questo serve a creare una connessione reale e mostrare che l’organizzazione rappresentata dal sito è pur sempre fatta da persone reali, credibili ed oneste.
5. Facilita il contatto, in qualunque forma!
Amplifica le modalità e le opportunità di contatto con i visitatori. Promuovi il contatto con tutti i mezzi, telefonico, per email, tramite form, con chat, skype, etc. Ogni utente ha le sue modalità di relazionarsi. Cerca di essere sicuro di avere i mezzi per aprire un canale di comunicazione. Inoltre fornisci dei feedback se il contatto non è immediato (ad esempio con una mail di risposta ad un form di richiesta, un messaggio in segreteria per le chiamate fuori orario, un help desk via chat, etc.)
6. Realizza un sito dall’impatto grafico professionale, ottimizzato per gli scopi che ti proponi
Lavora sulla grafica, migliora la grafica, aggiorna la grafica! Il senso grafico delle cose si evolve con il tempo. Il gusto per le cose cambia. Il tuo sito può essere moderno e di impatto oggi ed apparire obsoleto tra un anno. Non solo realizza un sito di alto impatto grafico, ma cerca di restare aggiornato su come si evolve la grafica ed il gusto degli utenti. Tutti i maggiori siti web, social, siti di notizie, sono in continua evoluzione cambiando il senso del web ed il gusto delle persone. Non ti fermare. Lavora sulla grafica!
7. Rendi il tuo sito facile da usare e navigare, ma soprattutto utile!
Crea un sito intorno agli utenti, non sperare di trovare utenti che si adattino al tuo sito. La facilità ed immediatezza d’uso ripaga sempre. Evidenzia l’utilità del sito e rendi chiaro ai tuoi utenti i vantaggi che possono trarre dall’uso dello stesso.
8. Aggiorna i contenuti con frequenza
Il web si aggiorna istante per istante. La capacità degli utenti di ‘nasare’ contenuti vecchi ed obsoleti supera di molto la nostra capacità di aggiornarli con la dovuta frequenza. Tenete informati gli utenti sulla vita della vostra organizzazione, sui vostri lavori, sulle novità, prodotti e servizi che coinvolgono il vostro lavoro e gli utenti che vi visitano.
9. Limita i contenuti promozionali (ed evita la pubblicità, se puoi)
Evitiamo popup, contenuti promozionali, annunci e pubblicità in genere. Se proprio devi mettere della pubblicità, rendi facile agli utenti distinguere i contenuti veri da quelli promozionali. Non abusare della fiducia dei tuoi utenti.
10. Evita in ogni modo gli errori
Infine controlla sempre tutto non due volte, ma dieci! Un errore di battitura è come un capello in una minestra. Puoi avere avuto il miglior pranzo della tua vita, ma quel capello può rovinare la reputazione del miglior ristorante. Controlla i testi, verifica l’ortografia, controlla i link…
Andrea Bonaveri
Bel rapporto… grazie per la condivisione. Quelle che comunque non mi sono chiare, sono le web-autorità esterne ai siti che dovrebbero certificare l’attendibilità dei siti stessi. Mi sembra che navighiamo in un mare di opinioni che non possono essere supportate da nessuna “verità”.
Forse non sbagliava Nietzsche quando, a proposito della “storia”, diceva che non esistono fatti, ma opinioni.
Ciao Andrea,
quello che Google sta facendo da anni è proprio quello della valutazione dell’autorevolezza di un sito web riferito appunto al valore di un sito come somma dell’autorevolezza dei link. Tuttavia, ragionando proprio sul pagerank, viene da chiederci se questo sistema di valutazione sia adeguato a valutare la credibilità di un sito.
Quando parliamo di credibilità intendiamo un sentimento di fiducia che deve ispirare il visitatore di un sito web, basato su fatti testuali, emozioni, esperienze e fonti esterne. La credibilità, in questo caso, è un motore che spinge un utente ad una determinata azione, conversione (acquisto, richiesta, ordine, …). Ed in questo caso i fattori possono essere diversi e possono non dipendere da enti certificatori o algoritmi astrusi…
In questo articolo (ed in quello che seguirà) vorrei (sof)fermarmi solo su quelli aspetti che possono ‘convincere’ e ‘coinvolgere’ un utente, fattori spesso che sono nel pieno controllo del webmaster e del proprietario del sito.
Fatta questa precisazione, mi verrebbe quindi da dire che quando si parla di enti/siti terzi, la credibilità può essere misurata in modo analogo. Un sito che presenta come fonti o collegamenti siti di ‘bassa’ credibilità dovrebbe avere una credibilità acquisita bassa.
Scusa la risposta un po’ confusionaria, ma sto riflettendo ad alta voce….
Luca