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E-commerce e Social Network per aumentare traffico del tuo business
Tempo di lettura: 5 minuti
Avere più canali di vendita per un’azienda è importante.
Per un e-commerce è fondamentale avere più canali attivi che supportano il traffico, le conversioni, le vendite.
I social network, gestiti secondo un’adeguata strategia di Web Marketing, sono in grado di aumentare il traffico del vostro e-commerce per l’acquisto di prodotti aziendali e il successo del vostro business.
Nel caso vi troviate in alto mare, può essere utile consultarsi con un’agenzia Web Marketing localizzata sul territorio italiano, altrimenti, se si vuole operare autonomamente, sarebbe utile avere qualche consiglio in più per centrare in pieno l’obiettivo e avere successo rapidamente.
Quali sono i punti da considerare per attuare una strategia social in grado di generare traffico su un e-commerce che converte (ovvero visitatori che comprano dallo shop)?
- Scelta dei canali social da utilizzare
- Individuare il target di interesse
- Aumentare le interazioni con gli utenti così da inviare “segnali social” al motore di ricerca che possano aumentare la visibilità dell’e-commerce
- Aumentare la visibilità dei contenuti che vengono postati
- Definire un piano editoriale social calendarizzato
- Scegliere gli strumenti per monitorare e misurare i risultati
Facebook è una ottima vetrina di presentazione dei prodotti di un e-commerce.
E’ il social network più importante in Italia, ha inoltre strumenti di profilazione del pubblico geolocalizzato e segmentato per interesse. Per ottenere risultati attraverso una campagna Facebook, l’obiettivo è quello di mostrare i propri prodotti ad un’utenza selezionata quindi in target e interessata all’acquisto.
Infatti, è possibile sponsorizzare i post che rimandano alle pagine dei prodotti dell’e-commerce e profilare chi vede l’annuncio in modo molto preciso. Così come è possibile sponsorizzare il prodotto all’interno di un post.
L’attività social deve avere un piano editoriale calendarizzato. I post devono essere costituiti da un 50/60% di link diretti al sito e un 50/40% di post di differente tipo in cui il link diretto all’e-commerce non è l’obiettivo basilare.
Maggiore è il coinvolgimento emotivo, stimolato per la maggiore da un contenuto visivo (immagine o video), tanto più sarà l’interazione con il contenuto. Inoltre, in questo modo, si inviano dei segnali social di qualità.
Non bisogna trascurare la comunità social e per questo è importante rispondere ai commenti degli utenti o ai loro messaggi, cercando quindi di moderare e animare la fan page.
Per monitorare il traffico proveniente dalla campagna pubblicitaria su Facebook e configurare Google Analytics, si devono usare url personalizzate, per esempio utilizzando gli strumenti messi a disposizione da Google o da Facebook (lo strumento di Facebook è il Google Analytics URL Builder).
In questo modo è agevole filtrare sulle statistiche Google Analytics i risultati che arrivano dalla campagna a pagamento su Facebook, e misurare periodicamente i risultati ottenuti in termini di vendite e conversioni.
Successivamente si analizzeranno i dati degli utenti che hanno cliccato sul post e Google Analytics, in questo modo si può controllare e verificare i risultati e il valore di ogni visita, il tasso di conversione.
L’edgeRank
Da considerare è che non si fa web marketing senza budget. Ed è sempre più necessario sponsorizzare per poter rendere i propri contenuti visibili.
Negli ultimi anni EdgeRank, l’algoritmo che determina cosa vediamo quando apriamo Facebook, penalizza i contenuti delle pagine. L’algoritmo assegna un valore ad ogni interazione che avviene tra ricevente e mittente di un messaggio (wall post). Più il ricevente ha interagito con il mittente in passato, maggiori saranno le probabilità che il post del mittente venga visualizzato tra le “Notizie Più Popolari” (Top News) del ricevente. Il tipo di interazione, inoltre, è importante: per esempio un commento ha un valore maggiore di un “Mi Piace”. L’algoritmo tiene infine conto dell’età delle interazioni, il cui valore diminuisce man mano che invecchiano.
Inoltre è in costante aggiornamento. Dato che l’obiettivo del social network è quello di mostrare solo i contenuti che possono interessarci. Oltre a questa tipologia di contenuto Facebook mostrerà anche una certa dose di pubblicità a pagamento (le Facebook ADS) sempre “in target” con il profilo utente.
Gli acquirenti si rivolgono a Twitter come fonte di informazioni, raccomandazioni e offerte nel processo di acquisto.
Nel 2014 Twitter ha siglato un accordo con Amazon: qualsiasi utente potrà scegliere di inserire nel carrello degli acquisti o nella lista dei desideri un qualsiasi prodotto twittato da Amazon, rispondendo al tweet rispettivamente con #AmazonCar per la prima operazione o #AmazonWishList per la seconda. Questo però a patto che abbiate collegato l’account Twitter al vostro profilo su Amazon.
Instagram come una sorta di sito web: su Instagram è facile creare uno shop on line, essendo un social network basato su immagini, in più si può collegare il profilo Instagram sul marketplace di riferimento, Inselly, a cui verranno indirizzati i clienti.
Ikea Russia ha creato un vero e proprio catalogo interattivo con le immagini dei prodotti e le descrizioni. Sfruttando la funzione tag delle foto, che si sono trasformati in collegamenti ipertestuali, e creando tantissimi account per ciascuna categoria di prodotto. Un lavoro impegnativo, ma dagli ottimi risultati. Infatti i brand selezionati hanno la possibilità di taggare i propri prodotti nelle foto. Gli utenti possono trovare così, con un semplice click, tutte le informazioni necessarie relative al prodotto. Con un doppio click essere rimandati alla pagina del brand che vende quel prodotto.
Social Network cucito su misura per l’e-commerce: basta avere delle belle immagini, in hd e mettere il link al sito. E anche le transazioni, ovviamente, migrano sul sito stesso e tutto resta uguale a come ormai lo conosciamo. E’ possibile fotografare i prodotti di un e-commerce, creare delle bacheche per tema (magari attinenti a quelle del catalogo prodotti) e linkare le fotografie alle relative schede prodotto. Una ricerca ha dimostrato che il 93% degli utenti Pinterest acquista online abitualmente e usa la piattaforma come una wishlist (in particolare le donne) e un carrello (gli uomini).
I pins sono 100 volte più virali dei tweets e circa il 47% di noi acquirenti online ha fatto un acquisto sulla base di una raccomandazione proveniente da Pinterest.
Ad esempio un e-commerce di arredamento può creare una bacheca per ogni stanza. Se si vende all’estero si possono creare delle bacheche gemelle o inserendo i pin e collegandoli alla rispettiva scheda prodotta in lingua straniera.
Bene. Spero che i punti illustrati e le informazioni fornite possano aiutarvi per creare una giusta strategia tra social network e e-commerce, riuscendo ad aumentare il traffico del vostro business.
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Grazie Federica per questo contributo interessantissimo!