Il 17 aprile 2024, Neting ha partecipato all’evento “Digitale per crescere: il digitale in Emilia-Romagna”, organizzato da Confindustria Emilia Romagna e Anitec-Assinform. Un incontro ricco di spunti e riflessioni, che ha visto la partecipazione di figure chiave del panorama regionale, tra cui il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, il Vicepresidente di Confindustria con delega al digitale Agostino Santoni e il Presidente di NetConsulting cube Giancarlo Capitani.
Emilia- Romagna: un territorio fertile per l’innovazione digitale
L’Emilia-Romagna si conferma come terra resiliente e di grandi opportunità per le tecnologie digitali. La regione vanta infatti di un solido tessuto economico, una qualità della vita eccellente e un alto livello di istruzione: un terreno fertile per la crescita e l’adozione di soluzioni innovative.
Come sottolineato dal Presidente Bonaccini, “siamo di fronte ad una grandissima opportunità per la nostra regione”. Infatti, l’Emilia Romagna non solo ha 16 000 PMI, di cui molte leader di distretti industriali, ma è anche diventata la principale data valley europea. L’obiettivo della Regione è infatti quello di continuare ad innovarsi per creare nuove opportunità ai giovani.
Questo primato si traduce in numeri concreti: un’economia trainata dalla produzione innovativa e dall’export, un settore ICT in forte crescita e un numero sempre maggiore di aziende che abbracciano le tecnologie digitali per migliorare la propria competitività.
Come colmare il divario digitale
Nonostante i progressi compiuti, restano ancora alcune sfide da affrontare. Garantire un accesso equo e diffuso alle tecnologie digitali è un obiettivo primario per evitare di creare un divario digitale che penalizzi cittadini e imprese. Questo, per Agostino Santoni (Vice Presidente Confindustria con delega al digitale) ha bisogno di tre leve principali:
- Economia dei dati: l’obiettivo è quello di creare uno spazio unico e un ecosistema di innovazioni.
- Collaborazione tra infrastrutture: è fondamentale avere buone infrastrutture che ordinino i dati per poterli poi analizzare.
- Riduzione della vulnerabilità cibernetica: per avere un vantaggio competitivo è fondamentale il tema della sicurezza informatica.
Come hanno affermato Marco Gay (Presidente Anitec-Assinform) e Annalisa Sassi (Presidente Confindustria Emilia-Romagna), la trasformazione digitale non può prescindere dallo sviluppo di competenze adeguate e da una cultura digitale diffusa. La formazione e l’aggiornamento professionale sono elementi cruciali per il successo delle aziende e per la crescita dell’intera economia regionale.
In quest’ottica, Bonaccini ha sottolineato come l’Emilia-Romagna si stia impegnando a promuovere l’educazione digitale fin dalla scuola, investendo in percorsi formativi specifici e in iniziative di sensibilizzazione rivolte a cittadini e imprese.
Report “Il digitale in Emilia Romagna”
Il Presidente di NetConsulting Giancarlo Capitani, ha presentato il rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Emilia Romagna del 2024: mercati, dinamiche, policy”, contenente un’analisi dettagliata della digitalizzazione a livello regionale. In particolare, sono stati analizzati:
Andamento del mercato digitale rispetto al PIL
Una delle principali conclusioni tratte dal rapporto è la resilienza nella crescita del settore digitale, nonostante le sfide economiche e sanitarie degli ultimi anni. Il digitale ha dimostrato di essere più forte del PIL, con un tasso di crescita che negli ultimi due anni è addirittura raddoppiato.
In particolare, il valore del settore nel 2023 è stato di oltre 6 milioni di euro, con una marcata crescita nell’area dei servizi ICT. L’Emilia-Romagna, rispetto alla media nazionale, vanta un patrimonio digitale consolidato, indicativo della forte adozione di tecnologie innovative nella regione.
Stato di transizione del digitale nelle imprese emiliano-romagnole
Il rapporto rivela che il 79% delle imprese emiliano-romagnole ha investito nel digitale, evidenziando i settori di cybersecurity, CRM, big data e intelligenza artificiale come i principali motori di innovazione.
Gap da colmare e sfide
Le principali sfide nella transizione digitale sono di natura organizzativa, culturale e generazionale. Le imprese devono superare gli ostacoli legati alla gestione del cambiamento e alla formazione di competenze digitali adeguate.
Un’altra sfida significativa è la dimensione delle imprese ICT. Infatti, questo settore conta oltre 13.000 imprese, ma si distingue per la presenza di molte imprese individuali, spesso concentrate nel cuore della regione. Per far fronte a questa sfide, è necessario trasferire nuove competenze, che non siano solo tecnologiche, ma anche di business e soft skills.
Politiche Future e Prospettive di Sviluppo
Il rapporto sottolinea l’importanza di una visione organica e sinergica per affrontare le sfide della digitalizzazione. È fondamentale trasformare il digitale da un mero strumento tecnologico a un bene comune, lavorando su politiche inclusive e orientate al futuro. La collaborazione tra istituzioni ed imprese è essenziale per garantire una transizione digitale efficace e sostenibile per l’intera regione.
Intelligenza artificiale e uomo: chi sopravviverà?
L’intelligenza artificiale rappresenta un’ulteriore frontiera da esplorare con attenzione e lungimiranza. Un potente strumento che può apportare benefici significativi in molteplici settori, ma che deve essere utilizzato in modo responsabile ed etico.
Per Massimo Chiriatti, rappresentante Gdl IA di Anitec-Assiform e CTO di Lenovo, l’intelligenza artificiale è una disciplina che utilizza i sistemi informatici per leggere le orme del nostro passato, al fine di suggerire e generare passi futuri.
Alla base quindi ci sono i dati, che vengono gestiti dall’IA tramite un modello induttivo bottom up. L’uomo è però complementare alla macchina perché è l’unico che può mettere in relazione causa ed effetto i vari dati.
Quindi, l’IA è fondamentale per eliminare i lavori più meccanici e che la nostra mente non riuscirebbe ad elaborare correttamente, ma all’uomo rimangono le relazioni: “le persone hanno bisogno di persone”.
Per questo, è fondamentale definire linee guida chiare e condivise per lo sviluppo e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, garantendo il rispetto dei principi etici e la tutela dei diritti dei cittadini.
Conclusione
Il convegno “Digitale per crescere” si è concluso con un messaggio chiaro: la trasformazione digitale è un processo in continua evoluzione che richiede la collaborazione di tutti gli attori in gioco. Istituzioni, imprese, università e cittadini devono lavorare insieme per creare un ecosistema digitale solido e inclusivo, capace di generare valore e crescita per l’intera regione Emilia-Romagna.
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