Recentemente SEMRush ha rilasciato un interessante studio sui fattori di posizionamento condotto sfruttando l’enorme base dati in loro possesso. Devo riconoscere che è uno degli studi più interessanti che mi è capitato di leggere ultimamente ed è molto interessante il modo in cui questa ricerca è stata condotta.
L’analisi è stata effettuata partendo da circa 600.000 parole chiave ed analizzando i siti che si posizionavano ai primi posti su Google per queste chiavi di ricerca. Lo scopo è stato quello di cercare di isolare i fattori che incidono sul posizionamento e come questi pesano a secondo del volume di ricerca della keywords stessa.
La metodologia adottata da SemRush è particolarmente interessante perché ha voluto tenere conto di diversi fattori, non solo i fattori solitamente utilizzati in ottica SEO.
Infatti, quando si parla di ottimizzazione SEO, si tende solitamente a dividere le aree di intervento in due macro famiglie:Â fattori on-page di posizionamento (quali ad esempio presenza dei meta tags ottimizzati, title, struttura del sito, etc.) e fattori off-page (ad esempio il profilo backlink).
Invece, in questo studio sono stati correlati, oltre agli aspetti citati, altri fattori significativi quali, ad esempio, il comportamento degli utenti sul sito.
Quindi i fattori correlati sono:
- Fattori On-page
- Fattori Off-Page (Profilo Backlink)
- Dati di traffico
- Comportamento dei visitatori
Altro elemento interessante della ricerca è stato quello di valutare i risultati raggruppandoli per il volume di traffico potenziale delle keywords, partendo dall’idea che il posizionamento su keywords ad alto volume di traffico possa essere soggetto a fattori diversi rispetto alle keywords di nicchia, ossia keywords che hanno un basso volume e di conseguenza una bassa competitività .
Lo studio ha quindi esposto dei risultati per quattro gruppi di keywords:
- Keywords a basso volume (1 -100)
- Keywords a medio volume(101 -1,000)
- Keywords ad alto volume (1,001 -10,000)
- Keywords ad altissimo volume (10,000+)
I fattori che sono stati esaminati sono i seguenti:
Presenza di HTTPS Linkbuilding / Backlinks
Lunghezza dei contenuti
Ottimizzazione on-page
Visite sul sito
Comportamento dei visitatori sul sito
Vediamo di seguito i risultati in dettaglio.
Posizionamento dei siti con HTTPS
Questo argomento è stato ampiamente dibattuto in ambito SEO ed avere accesso ad uno studio su un’ampia base dati, come quello condotto da SEMRush è effettivamente molto interessante. Quello che è uscito fuori dallo studio sono i seguenti risultati, sintetizzati nella figura allegata.
- Nelle prima posizioni ci sono più domini con HTTPS
- Non ci sono particolari differenze di trend per i diversi volumi di ricerca
- Più alto è il volume di ricerca (competitività ) della parola chiave, maggiori sono i siti in HTTPS nelle prime posizioni
Tra i risultati più importanti da questo primo punto possiamo trarre le seguenti conclusioni:
Il tasso di adozione di HTTPS è molto elevato nel gruppo di parole chiave ad alto volume quindi, se vuoi competere su parole ad alto potenziale, è estremamente importante avere una versione HTTPS per il posizionamento del vostro sito. Nel segmento di parole chiave a basso volume il tasso di adozione di HTTPS è decisamente basso e quindi l’impatto dell’ HTTPS per il posizionamento su Google può essere positivo.
Passare ad HTTPS può influire positivamente sul posizionamento per keywords competitive #semrush #neting #https
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Link Building come fattore di posizionamento
Il profilo link di un sito è sicuramente un fattore di posizionamento. Tuttavia è opportuno capire come effettuare correttamente attività di acquisizione link mirate al posizionamento e come costruirsi nel tempo un profilo link corretto. Nello studio sono stati analizzati i profili link dei domini che ottenevano il miglior posizionamento per le keywords selezionate. Lo scopo è stato quello di determinare il numero di domini unici nel profilo backlink del sito posizionato.