BLOG

Knowledge Graph: Cos’è e Come Funziona il Sistema Intelligente di Google

Luca Mainieri | | Tempo di lettura: 5 minuti
Knowledge Graph: Cos'è e Come Funziona il Sistema Intelligente di Google

Il Knowledge Graph è una delle innovazioni più significative introdotte da Google per migliorare la qualità delle ricerche online. Questo sistema consente di fornire risposte più complete e pertinenti, aiutando gli utenti a ottenere informazioni strutturate e facilmente comprensibili.

Ma cos’è esattamente il Knowledge Graph? E, soprattutto, come funziona? In questo articolo approfondiremo ogni aspetto di questo strumento, spiegando anche la sua importanza per la SEO e per chi si occupa di marketing digitale.

Che cos’è il Knowledge Graph di Google

Il Knowledge Graph è una gigantesca base di conoscenza sviluppata da Google per comprendere meglio il significato delle parole e delle connessioni tra concetti. Introdotto nel 2012, questo sistema rappresenta un passo avanti rispetto alle classiche ricerche basate su parole chiave. L’obiettivo principale è quello di migliorare l’esperienza dell’utente, offrendo informazioni organizzate e contestuali anziché un semplice elenco di link.

Ad esempio, cercando “Leonardo da Vinci”, grazie al Knowledge Graph, Google non si limita a mostrare un elenco di siti web correlati, ma fornisce una scheda informativa sulla vita, le opere e altri dettagli dell’artista. Questa scheda è visibile nella parte destra della pagina dei risultati ed è nota come “risultato di knowledge panel”.

In sintesi, il Knowledge Graph trasforma Google da un motore di ricerca in un vero e proprio motore di conoscenza, capace di comprendere meglio il contesto delle ricerche.

Knowledge Graph Google cos'è

Knowledge Graph: Come Funziona?

Il funzionamento del Knowledge Graph di Google si basa sull’intelligenza artificiale e sull’analisi semantica. Google utilizza dati provenienti da fonti affidabili, come Wikipedia, Freebase e database strutturati, per creare una rete di collegamenti tra persone, luoghi, eventi, opere e altri elementi.

1. Comprensione semantica

A differenza della ricerca tradizionale basata sulle parole chiave, il Knowledge Graph analizza il significato delle parole e le relazioni tra i concetti. Ad esempio, se cerchi “Apple”, Google è in grado di distinguere tra l’azienda tecnologica e il frutto, in base al contesto della tua ricerca.

2. Organizzazione delle informazioni

Una volta raccolti i dati, Google li organizza in un formato strutturato che permette di rispondere rapidamente alle domande degli utenti. Queste informazioni possono includere date, biografie, statistiche e altri dettagli pertinenti, tutti presentati in un layout visivo e facilmente leggibile.

3. Risultati arricchiti (rich results)

Grazie al Knowledge Graph, Google genera i cosiddetti “rich results”, ovvero risultati arricchiti che includono immagini, mappe, grafici e altri elementi visivi. Questo rende la ricerca più interattiva e intuitiva.

In parole semplici, il Knowledge Graph funziona come una rete di conoscenze interconnesse, progettata per rispondere alle domande degli utenti nel modo più rapido ed efficace possibile.

Come essere inclusi nello Knowledge Graph di Google

Venire inclusi nel Knowledge Graph non è affatto semplice, soprattutto per le aziende, inoltre non esistono linee guida ufficiali in merito. Tuttavia esistono delle strategie e delle attività di ottimizzazione in grado di aumentare le probabilità di incorporamento come:

L’ultimo punto ti sembrerà piuttosto scoraggiante ma, come vedremo più avanti, sta diventando un requisito sempre meno stringente. Wikipedia a parte, gran parte di queste attività non saranno di certo una sorpresa per chi fa SEO, ottimizzare contenuti d’altronde è il pane quotidiano. Ci sembrava brutto liquidare il tutto con il consueto “Content is king” perciò proviamo ad entrare nel vivo con le strategie SEO da implementare.

Strategie SEO da adottare per entrare nel grafo

Dal punto di vista della SEO (Search Engine Optimization), il Knowledge Graph rappresenta un’opportunità unica per migliorare la visibilità di un sito web e consolidare l’autorità di un brand online. Ma come può un sito sfruttare al meglio questo strumento? Ecco i punti principali da considerare:

1. Aumento della visibilità

Quando le informazioni di un brand o di un’entità vengono incluse nel Knowledge Graph, il sito web associato beneficia di una maggiore esposizione nei risultati di ricerca. Ad esempio, comparire in un “knowledge panel” è un segnale di grande autorevolezza.

2. Miglioramento dell’esperienza utente

Offrire dati strutturati e pertinenti aiuta Google a comprendere meglio i contenuti del tuo sito. Questo può portare a un miglior posizionamento nei risultati di ricerca, aumentando il traffico organico.

3. Uso dei dati strutturati

Implementare dati strutturati (structured data) è fondamentale per aiutare Google a identificare e catalogare le informazioni del tuo sito. Utilizzando il markup Schema.org, puoi specificare dettagli su prodotti, recensioni, eventi e molto altro, rendendo i tuoi contenuti più accessibili al Knowledge Graph.

Come suggerire modifiche al Knowledge Graph

Google può commettere qualche errore, ogni tanto. Sebbene le schede informative vengano create in modo automatico è sempre possibile richiedere delle modifiche e correzioni utilizzando il pulsante feedback. Ecco come fare:

  • entra su Google facendo login dal tuo account
  • trova la scheda informativa che vuoi modificare
  • clicca su feedback
  • scegli la sezione che vuoi modificare
  • spiega la ragione della modifica indicando se il contenuto è: incorretto, obsoleto, incompleto o controverso
  • scrivi un commento ragionato e un’eventuale proposta per il cambiamento (in questo caso sarebbe utile allegare dei link)
  • clicca su invia

L’ennesima riprova che intelligenza artificiale farà anche miracoli ma gli algoritmi hanno, sempre e comunque, bisogno dell’aiuto umano per poter tirare fuori il loro meglio e restituire così le risposte corrette. La regola d’oro del machine learning è servita.

Il futuro della ricerca e le (nuove) opportunità per le aziende

L’arrivo del grafo della conoscenza ha cambiato inesorabilmente il modo con cui usiamo Google. Lato utente, l’esperienza di ricerca diventa sempre più ricca, precisa e rapida. Troviamo sempre più risposte rimanendo dentro Google. Lato aziende e webmaster, è tutt’oro quello che luccica?

Per aumentare le possibilità che le tue informazioni vengano incluse nel Knowledge Graph, segui questi consigli pratici:

1. Crea contenuti di alta qualità

Google premia i contenuti autorevoli, ben scritti e utili per gli utenti. Assicurati di rispondere a domande specifiche e di approfondire argomenti rilevanti per il tuo pubblico.

2. Utilizza dati strutturati

Integra il markup Schema.org nel tuo sito per aiutare Google a comprendere meglio i tuoi contenuti. Questo passo è essenziale per fornire informazioni chiare e organizzate al Knowledge Graph.

3. Gestisci la tua presenza online

Assicurati che le informazioni sul tuo brand siano coerenti su tutte le piattaforme, inclusi il sito web, i social media e i profili su directory come Google My Business e Wikipedia.

Conclusione

Il Knowledge Graph di Google è una tecnologia rivoluzionaria che ha cambiato il modo in cui gli utenti interagiscono con il motore di ricerca. Capire cos’è il Knowledge Graph e come funziona è fondamentale per chiunque voglia migliorare la propria strategia SEO e ottenere una maggiore visibilità online. Attraverso l’uso di dati strutturati, contenuti di qualità e una gestione accurata delle informazioni, è possibile sfruttare al massimo questa opportunità per raggiungere nuovi livelli di successo.

In un mondo in cui l’intelligenza artificiale e la ricerca semantica sono sempre più centrali, il Knowledge Graph rappresenta il futuro della ricerca online. Preparati a cogliere questa rivoluzione e a portare il tuo sito web al livello successivo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *