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Hreflang, l’attributo HTML di cui il tuo sito multilingua non può fare a meno

Luca Mainieri | | Tempo di lettura: 6 minuti
immagine di anteprima Hreflang Siti Multilingua

Se stai pensando di aprire un sito multilingua, o di tradurre il tuo sito web già esistente per aprirti a nuovi mercati, non potrai fare a meno di chiederti come far interpretare nel modo giusto a Google le nuove pagine che verranno a crearsi.

Sì, perché realizzare un sito multilingua equivale a tutti gli effetti a rifare un sito già esistente riproponendo gli stessi contenuti tradotti e rimodulati per i diversi mercati. Cosa intendo per “rimodulati”? Mi riferisco a tutte quelle differenze culturali e/o sociologiche che possono intercorrere tra i vari mercati e per le quali un determinato messaggio potrebbe perdere la sua efficacia se espresso seguendo pattern comunicativi non adeguati. 

Tutto questo, se non gestito correttamente dalla tua web agency, potrebbe portare a qualche problema sui motori di ricerca, come per esempio il proporre a utenti italiani la versione inglese del tuo sito, col rischio di non ottenere nemmeno il clic tanto desiderato o, anche qualora tu lo ottenga, che l’utente ne esca immediatamente aumentando così la frequenza di rimbalzo della pagina in questione.

L’attributo hreflang entra in gioco proprio per evitare questo tipo di problemi e fare in modo che il motore di ricerca comprenda appieno la struttura del tuo sito web e la natura delle pagine nelle diverse versioni linguistiche. La piena comprensione da parte di Google è fondamentale per assicurarsi di mostrare agli utenti la versione più corretta del tuo sito a seconda della lingua che hanno impostato nel browser e (eventualmente) della regione geografica da cui effettuano la ricerca. 

Nei prossimi paragrafi vedremo nello specifico come si presenta e come gestirlo al meglio.

Che cos’è l’attributo hreflang e perché è indispensabile per un sito web multilingua

Ma esattamente, cos’è l’attributo hreflang? E come lo inserisco nel mio sito?

Innanzitutto, poiché, come dichiarato dallo stesso John Mueller, l’hreflang è “uno degli aspetti più complessi della SEO” il consiglio è quello di affidarsi a professionisti del web marketing.

tweet di John Mueller secondo il quale l'hreflang è uno degli aspetti più complessi della SEO

L’attributo hreflang è un piccolo pezzetto di codice HTML che va posto nella sezione head delle tue pagine web e indica a Google le versioni di una determinata pagina nelle varie lingue del sito.

Ma l’hreflang va anche oltre, permette infatti di distinguere e indicare a Google versioni diverse della stessa pagina non solo in base alla lingua, ma anche all’area geografica del tuo utente! In cosa può esserti utile?

Pensa di avere un sito web e-commerce indirizzato a utenti sia americani che inglesi: la lingua è la stessa, ma la valuta (dollari, sterline) è diversa. Se gli hreflang non venissero gestiti correttamente rischieresti che il tuo sito venga aperto da un utente americano nella sua versione destinata al mercato inglese, dunque con i prezzi in sterline, e che questo si trovi così disorientato: la tua capacità di convertire si ridurrebbe notevolmente, non trovi?

Come controllare la presenza del hreflang nel tuo sito multilingua

Come rendersi conto se nel proprio sito c’è l’hreflang? Poniamo che tu abbia un sito in italiano e in inglese (senza distinzione di area geografica): cliccando con il tasto destro su una pagina del tuo sito e scegliendo “Visualizza sorgente pagina” dovresti trovare, nella sezione head, qualcosa di questo genere.

<link rel=”alternate” href=”https://www.miosito.com/us/my-page” hreflang=”en” />

<link rel=”alternate” href=”https://www.miosito.com/it/mia-pagina” hreflang=”it ” />

Come immaginerete, le parti variabili di queste stringhe sono 2:

1.     href: è l’indirizzo della tua pagina in lingua. L’hreflang può essere anche crossdomain, può cioè rimandare a una pagina su un dominio diverso in caso tu li avessi differenziati per mercato (per esempio miosito.it per gli italiani e mysite.uk per gli inglesi).

2.     hreflang: può contenere solo la lingua, come nel caso sopra riportato, oppure lingua_area geografica (it_IT) nel caso tu voglia specificare entrambe.

In caso tu abbia una lingua principale, da mostrare agli utenti di cui il motore di ricerca non riesce a stabilire lingua e/o area geografica, puoi inoltre aggiungere un hreflang di tipo x-default, in questo modo:

<link rel=”alternate” href=”http://www.example.com/” hreflang=”x-default” />

In quest’ultimo caso l’unica parte variabile è quella dell’href, in cui va messo l’url che riteniamo essere quello di default (generalmente la homepage). Ricorda che solo un url per dominio può essere impostato come default.

Semplice, no? E invece ti assicuro che l’errore è dietro l’angolo, perché ci sono alcune accortezze da tenere sempre a mente:

  •  Il rel alternate hreflang deve essere presente in tutte le pagine e specificare tutte le versioni, preferibilmente anche quella della pagina stessa;
  • se la pagina mia-pagina rimanda a my-page, anche my-page deve rimandare a mia-pagina;
  • è necessario prestare attenzione a non rimandare a pagine il cui codice di stato HTTP possa essere 404 (pagina non trovata) o 301/302 (ovvero reindirizzate permanentemente o temporaneamente);
  • i codici di lingua e area geografica sono degli standard e non possono essere dunque diversi, pena la validità del codice scritto. I codici delle lingue sono nel formato ISO 639-1, mentre quelli dell’area geografica in quello ISO 3166-1 Alpha 2 (questi ultimi rigorosamente in stampatello);
  • mentre è facoltativo specificare l’area geografica nell’hreflang, non è permesso utilizzare solo quest’ultima senza specificare la lingua. Potremmo dunque avere hreflang=”it” e hreflang=”it_IT”, ma non hreflang=”IT”;
  • se presente un tag canonical nella tua pagina, esso deve essere autoreferenziale: deve quindi riportare se stesso come canonico.

E se ancora non fossi convinto delle insidie proprie di questo aspetto della SEO internazionale, ti consigliamo di leggere la ricerca svolta da Semrush sugli errori più comuni nell’implementazione dell’hreflang.

Come verificare la presenza di errori del hreflang nel tuo sito web

Dopo tutto quello che abbiamo detto, ti sorgerà una domanda: ma allora, il mio sito gestisce il rel alternate hreflang nel modo giusto? Come posso saperlo?

Per fortuna ci sono dei validi tool online che ci vengono in aiuto, sia per trovare errori, sia per aiutarci a correggerli.

Siti multilingua: alla ricerca di errori hreflang su Google Search Console e non solo

Il primo passo da fare per vedere se il tuo sito presenta errori hreflang è andare sulla Search Console di Google. Tutti gli “addetti ai lavori” sanno che negli ultimi tempi la Search Console ha subito diverse modifiche dovute al rinnovamento della piattaforma, comunque attualmente il report degli errori del tag hreflang si trova in Targeting Internazionale sotto la voce Strumenti e rapporti precedenti.

Sezione Targeting internazionale su search console, per vedere gli errori hreflang

Search Console non si limita solo a dirci che ci sono dei problemi, ma anche esattamente quali sono e quali sono le pagine interessate. Cliccando infatti sul tipo di errore si aprirà un’ulteriore schermata con gli url interessati dalla criticità in oggetto.

Se invece vuoi testare la correttezza degli hreflang in un sito del quale non hai una proprietà Search Console, puoi utilizzare i due strumenti suggeriti da Google stesso nel suo articolo sull’hreflang, ovvero Technical SEO e Hreflang.ninja.

Strumento di test hreflang Technical SEO
Strumento di test hreflang hreflang.ninja

Come generare l’hreflang nel modo corretto: il generatore di hreflang by Neting

Se sei già a conoscenza degli errori sul rel alternate hreflang nel vostro sito multilingua e vuoi cimentarvi nel rifarli, puoi affidarti allo strumento per la generazione automatica del tag hreflang, sviluppato direttamente dal nostro team. 

hreflang generator by Neting

Ti basterà dare in pasto al nostro tool gli url del tuo sito web, specificare a quali mercati (lingua ed eventualmente area geografica) si rivolge e otterrai immediatamente il markup necessario da inserire nella sezione head delle tue pagine. Lo strumento supporta anche invii massivi di url mediante upload di file .txt e .csv.

Se invece preferisci lasciare il “lavoro sporco” a dei professionisti di web marketing e avere la sicurezza che Google sappia sempre quale versione del tuo sito multilingua mostrare agli utenti, contattaci per una consulenza SEO e il tag hreflang sarà, per te, solo un brutto ricordo!

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