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Nel 2025 l’intelligenza artificiale sta facendo crollare il traffico SEO: 8 idee per fare SEO se sei una PMI

Luca Mainieri | | Tempo di lettura: 7 minuti
Nel 2025 l’intelligenza artificiale sta facendo crollare il traffico SEO

Il tuo traffico SEO è calato? Non sei il solo. Sempre più siti web stanno registrando un netto crollo di visite organiche, specialmente per query informative. 

Il motivo? Le nuove AI Overview di Google, strumenti basati su intelligenza artificiale che forniscono risposte direttamente nella SERP, riducendo la necessità di cliccare sui risultati. 

Secondo diversi studi, il CTR SEO medio per molte parole chiave è crollato drasticamente, passando dall’1,41% allo 0,64%. Questo cambiamento penalizza in particolare le piccole e medie imprese (PMI), che spesso non dispongono di risorse per reagire prontamente. 

In questo articolo analizziamo in dettaglio perché l’intelligenza artificiale sta stravolgendo la SEO, quali sono i dati aggiornati sul calo del traffico, perché le PMI soffrono più di altri e, soprattutto, quali strategie concrete si possono adottare anche con un budget limitato. 

Adattarsi è possibile: serve consapevolezza, originalità e una visione chiara di ciò che funziona nel nuovo contesto digitale.

Cos’è una AI Overview e perché crolla il traffico SEO

Le AI Overview sono box generati da intelligenza artificiale che Google inserisce in cima ai risultati di ricerca per rispondere direttamente alle domande degli utenti.

Cos’è una AI Overview e perché crolla il traffico SEO

Raccolgono informazioni da più fonti, spesso senza bisogno di visitarle, offrendo risposte sintetiche, dettagliate e immediate.

Il risultato? Meno clic verso i siti web. Se prima la prima posizione organica garantiva visibilità e traffico, oggi molti utenti trovano ciò che cercano direttamente nella SERP, e non proseguono oltre.

Questa evoluzione è coerente con il trend già in atto delle zero-click search, in cui la risposta viene fornita direttamente da Google senza che l’utente debba uscire dalla pagina.

I dati del crollo del traffico organico

Le statistiche confermano l’impatto devastante delle AI Overview sul CTR organico (click-through rate). Secondo Agenda Digitale, per le keyword coinvolte, il CTR medio è crollato dall’1,41% allo 0,64%. Un calo di oltre il 50%, che si riflette direttamente sul traffico dei siti web.

Ahrefs, una delle principali piattaforme SEO, ha pubblicato un’analisi secondo cui la prima posizione organica per query informative perde in media il 34,5% del proprio CTR in presenza di una AI Overview. Questo significa che anche un contenuto ottimamente posizionato può risultare invisibile agli occhi dell’utente.

I dati del crollo del traffico organico

Amsive, su un campione di 700.000 parole chiave, segnala un calo medio del traffico organico del 15,49%, con picchi superiori al 37% quando AI Overview e featured snippet compaiono insieme nella SERP. Le combinazioni multiple di elementi informativi impediscono letteralmente al sito web di “emergere” nella pagina.

Alcuni casi segnalati da Seer Interactive mostrano un calo fino al 50% su SERP particolarmente informative. Testate come Search Engine Land e Forbes concordano: ottenere traffico organico oggi è molto più difficile, soprattutto per chi si affida a contenuti generici o poco distintivi.

Questi dati non devono allarmare, ma far riflettere: la SEO sta cambiando, e per rimanere competitivi è necessario agire, non aspettare. Soprattutto per le PMI, servono strategie nuove, mirate e adattabili.

Perché le PMI sono le più penalizzate

Le PMI (Piccole e Medie Imprese) sono tra le realtà più penalizzate dal cambiamento attuale. A differenza dei grandi brand, che dispongono di team SEO, agenzie dedicate e budget elevati, le PMI devono fare i conti con risorse limitate. Questo significa che spesso manca il tempo, la competenza tecnica o la capacità di reazione.

Perché le PMI sono le più penalizzate

Chi gestisce una PMI è spesso coinvolto in decine di attività operative quotidiane. Aggiornare una strategia SEO, riscrivere contenuti o capire le dinamiche di una SERP in evoluzione può sembrare secondario, ma oggi è cruciale. A ciò si aggiunge una scarsa consapevolezza: molti imprenditori non sanno che le AI Overview stanno erodendo il loro traffico.

Inoltre, la concorrenza è aumentata. Grandi portali verticali, marketplace e brand strutturati dominano sempre più le ricerche, rendendo difficile per un piccolo sito guadagnare spazio. Se prima bastava un buon articolo per posizionarsi, oggi serve molto di più: autorevolezza, branding, contenuti unici.

Altro problema è il mancato adattamento. Molte PMI continuano a produrre contenuti generici, senza approfondimento, ignorando che Google oggi premia l’expertise e l’unicità. Anche la mancanza di una presenza coerente sui canali social, Google Business Profile o siti locali limita le opportunità.

La buona notizia? Con la giusta strategia e costanza, anche una PMI può ottenere risultati concreti. Ma è fondamentale cambiare mentalità: non basta esserci, bisogna farsi notare nel modo giusto.

Riassumendo:

Le piccole imprese affrontano un contesto molto più sfidante rispetto ai grandi player:

  • Risorse limitate: spesso mancano team dedicati a content marketing e SEO.
  • Mancanza di tempo: chi guida la PMI è occupato su molte attività operative.
  • Know-how assente o parziale: difficoltà a comprendere i cambiamenti della SERP e adattare la strategia.
  • Alta concorrenza: competere con portali verticali o brand strutturati è sempre più difficile.

Cosa cambia nel comportamento degli utenti

Le AI Overview stanno modificando il modo in cui gli utenti interagiscono con la SERP. Sempre più persone ottengono risposte direttamente da Google, senza cliccare su alcun risultato. Questo comporta un’evoluzione profonda nella ricerca: più immediatezza, meno navigazione.

Cosa cambia nel comportamento degli utenti

Prima, l’utente era abituato a cliccare sui link per trovare le informazioni desiderate. Oggi, con l’AI Overview, riceve una sintesi curata e dettagliata già nella pagina dei risultati. Ciò riduce drasticamente le opportunità per i siti web di attrarre traffico, soprattutto in caso di query informative.

Un altro cambiamento è l’aumento del comportamento multi-touch. Anche se l’utente non clicca, può ricordare il brand menzionato, per poi cercarlo successivamente tramite Google, social o canali diretti. Questo fenomeno richiede una strategia omnicanale: non è più sufficiente ottimizzare la SEO, serve essere presenti anche su social media, local SEO, video, UX e branding.

Infine, cresce la domanda di contenuti iper-contestuali. Gli utenti vogliono risposte rilevanti, locali, specialistiche. Questo è un vantaggio per le PMI: Google fatica a sintetizzare bene contenuti fortemente legati a un contesto specifico. Qui entra in gioco la Search Everywhere Optimization: ottimizzare tutto l’ecosistema digitale.

Capire come cambia il comportamento dell’utente è il primo passo per adeguare la propria presenza online. Non si tratta solo di SEO, ma di costruire una presenza memorabile e coerente ovunque conti.

Quindi in sostanza, le AI Overview stanno ridefinendo il modo in cui le persone cercano e consumano le informazioni online:

  • Gli utenti ottengono risposte rapide ed esaustive senza dover cliccare.
  • I siti posizionati non ottengono traffico, ma solo menzioni.
  • Cresce l’importanza di apparire ovunque con una strategia di Search Everywhere Optimization: SEO, contenuti, branding, social, local, UX devono lavorare in sinergia.

Strategie e soluzioni per PMI

Anche con budget ridotti, le PMI possono adottare soluzioni efficaci per contrastare il calo di traffico. Il segreto è investire intelligentemente in contenuti, esperienza utente e branding.

1. Crea contenuti originali e specialistici. Punta su articoli firmati da esperti, con casi studio, dati reali e storie aziendali. Le risposte generiche le fornisce già Google. Il valore è nella personalizzazione.

2. Migliora l’esperienza utente (SXO). Struttura chiara, mobile first, testi leggibili, CTA visibili: ogni dettaglio conta. Una buona UX aiuta l’utente a restare sul sito e tornare.

3. Usa l’AI come supporto. Strumenti come ChatGPT, Jasper o Surfer SEO sono ottimi per generare bozze e idee. Ma il tocco umano fa la differenza: l’unicità non si può automatizzare.

4. Rafforza il branding. Testimonianze, interviste, video con il volto del titolare aumentano la fiducia. Anche se non generano clic diretti, restano nella mente dell’utente.

Strategie e soluzioni per PMI

5. Sfrutta la conoscenza locale. Crea contenuti per mercati verticali o aree geografiche specifiche. Usa long-tail keyword legate a problemi reali e contestuali.

6. Diversifica i canali. LinkedIn, Instagram, YouTube, newsletter: ogni touchpoint può diventare un’opportunità di conversione indiretta.

Infine, non cercare di fare tutto. Meglio un piccolo piano coerente, fatto bene, che una strategia dispersiva. L’obiettivo è emergere con autenticità, non con quantità.

8 Idee per la SEO delle PMI con poco tempo (e poco budget)

Molte PMI non hanno un team marketing. Ma anche con risorse limitate, è possibile ottenere risultati se si agisce con metodo e costanza. Ecco alcune azioni pratiche da mettere subito in campo.

1. Crea una sezione FAQ. Rispondi alle domande più comuni dei clienti in modo chiaro e conciso. È utile per la SEO e valorizza l’expertise (usa il nostro plugin FAQ AI generator).

2. Registra video-testimonianze. Bastano pochi minuti per raccogliere la recensione di un cliente soddisfatto. Il formato video aumenta l’impatto.

3. Condividi consigli mensili. Usa strumenti come Canva per creare grafiche con “3 consigli utili” al mese. Contenuti brevi, ma efficaci.

4. Collabora con freelance. Investi su un solo articolo ben fatto al mese. Punta sulla qualità, non sulla quantità.

5. Sii autentico sui social. Racconta episodi aziendali, dietro le quinte, sfide e successi. Le persone si connettono con storie vere.

6. Aggiorna i contenuti esistenti. Rivedi i post più letti del tuo sito e arricchiscili con nuove informazioni o formati (video, infografiche).

7. Apri un Google Business Profile. Fondamentale per la visibilità locale e le ricerche “vicino a me”.

8. Crea piccoli contenuti ricorrenti. Un consiglio della settimana, una citazione di un cliente, una mini guida: poco sforzo, grande continuità.

La chiave è la costanza. Anche un’azione a settimana, se ben pensata, può cambiare la traiettoria digitale della tua PMI.

Conclusioni: reagire è possibile, anche per i piccoli

Il calo del traffico SEO causato dalle AI Overview non rappresenta la fine della SEO, ma l’inizio di un nuovo paradigma. Le PMI non devono puntare sulla quantità, ma sulla qualità dei contenuti, sull’autenticità del brand e su una strategia intelligente e mirata.

Adattarsi significa abbracciare il cambiamento: investire in contenuti originali, ottimizzare l’esperienza utente, sfruttare il potenziale dell’intelligenza artificiale come alleato (e non come nemico) e presidiare ogni punto di contatto digitale.

La parola chiave oggi è: adattamento consapevole.

Vuoi affrontare questo cambiamento con il partner giusto?

Affidati a Neting: aiutiamo le PMI a navigare il nuovo scenario digitale con strategie SEO avanzate, contenuti su misura, tecnologie intelligenti e una visione orientata ai risultati. Contattaci per una consulenza personalizzata e trasforma la sfida dell’AI in un’opportunità di crescita.

Domande Frequenti

Cos’è una AI Overview di Google?

È una risposta generata da AI che appare nella SERP e fornisce direttamente informazioni all’utente, spesso senza bisogno di cliccare su un sito.

Perché il mio sito ha perso traffico senza modifiche SEO?

Probabilmente le tue keyword sono state colpite dalle AI Overview. Il contenuto è ancora visibile, ma riceve meno clic.

Come posso migliorare la mia visibilità se l’utente non clicca?

Rafforza il branding, cura la visibilità locale, crea contenuti specialistici e ottimizza l’esperienza utente.

Ha senso investire ancora nella SEO?

Sì, ma la SEO oggi include anche UX, brand e contenuti unici. Non basta più “solo” posizionarsi.

Quali strumenti AI possono aiutarmi a creare contenuti?

ChatGPT per testi, Jasper per copywriting, Surfer SEO per ottimizzazione on-page, Canva per visual. Usali come supporto, non come sostituti.

Cosa posso fare anche se non ho un team marketing?

Parti con piccoli passi: un articolo al mese, una testimonianza video, una FAQ ben fatta. La costanza vale più del volume.

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