La nostra agenzia SEO è morta. E l’abbiamo uccisa noi!

È dal 2003 che ciclicamente qualcuno annuncia la morte della SEO, più precisamente ogni volta che Google ha rilasciato aggiornamenti sul suo algoritmo, cambiando le carte in tavola. Eppure la SEO è ancora qui, viva e vegeta, e continua ad essere tra i servizi più richiesti dai clienti ad una Agenzia Web. Troppo spesso arrivano da noi utenti che hanno come unico obiettivo in testa quello di entrare nella prima pagina di ricerca Google per una data keyword, e credono che per farlo sia sufficiente elaborare una strategia SEO di base. Quando proponiamo loro di associarla ad altre tipologie di attività utili al branding e quindi al posizionamento, spesso rileviamo un iniziale scetticismo. 

A questo punto, non ci resta che spiegare ai nostri potenziali clienti che la nostra agenzia SEO è morta, e che l’abbiamo uccisa noi. 9 su 10 alla fine decidono di affidarsi a noi, vediamo ora se riusciamo a convincere anche te.

La SEO (e basta) non basta più 

Non fraintenderci, vogliamo bene alla SEO. Si tratta di uno dei primi strumenti messi a disposizione per imparare a stare su Internet e farsi notare. Abbiamo una relazione di lunga data con la SEO, che si è evoluta nel tempo, fino a diventare oggi qualcosa di molto diverso da venti anni fa.

Ora come allora, la SEO comprende tutte le attività rivolte a rendere un sito web più rilevante per un determinato ambito di ricerca. Comprende attività di ottimizzazione di molti elementi (contenuti testuali, video, immagini, URL, ecc… ), la realizzazione di contenuti rilevanti per il brand e l’aumento di popolarità attraverso fattori come backlink e menzioni.

La SEO è poi una materia piuttosto tecnica. Ad essa spettano miglioramenti e ottimizzazione di aspetti come: 

  • velocità del sito;
  • gestione del server;
  • raccolta e analisi dati;
  • responsiveness della pagina;
  • sicurezza;
  • usabilità e funzionalità degli elementi.

Tutti compiti molto importanti, che pesano sulle spalle dell’agenzia SEO di turno, ma va notato come nel 2021 le attività di SEO più meccaniche abbiano perso un po’ della loro rilevanza e siano state soppiantate da attività di branding in senso più ampio. Questo significa che non basta più ottenere un sacco di backlink o inserire tante parole chiave nel testo, ma bisogna mettere in atto operazioni in grado di generare valore per il proprio brand. 

Perché il tuo business abbia successo online devi avere un buon sito web, una strategia comunicativa efficace tanto su Google quanto su altri canali come i social media e predisporre campagne di advertising che diano un boost ai tuoi contenuti. 

La domanda da porsi è: cosa è più importante, comparire tra i primi risultati su Google, magari per una keyword long-tail, oppure restare impressi nella mente delle persone, rendendosi riconoscibili e memorabili?

La seconda? Come pensavamo. Sappi allora che la SEO non basta

Parliamo di branding, non di posizionamento

È un consiglio prezioso, quello di farne un fatto di branding e non più solo di posizionamento sui motori di ricerca. A ben vedere, le due questioni si influenzano e si alimentano a vicenda. Dove c’è una, c’è anche l’altra. 

Il branding ha l’obiettivo di rendere più rilevante la tua azienda agli occhi dei consumatori e la SEO cerca di migliorare il tuo sito web così da aumentarne l’autorevolezza per un dato target. Quindi perché puntare soltanto sulla SEO e sul posizionamento Google, scartando tutte le altre attività e rinunciando ad una digital strategy più completa ed efficace?

Certo, essere presenti online è molto più complesso di quanto si pensi, ed è necessario conoscere tutti gli strumenti e i canali a disposizione. Lavorare contemporaneamente su più fronti è fondamentale per riuscire a rendersi competitivi e raggiungere il target di utenza più interessante per il nostro business. 
Vediamo allora insieme come elaborare una digital strategy che valorizzi il tuo brand.

Una strategia digital completa 

Da anni la nostra Web Agency aiuta i clienti a progettare, definire e mettere in atto una strategia digitale che garantisca loro il raggiungimento degli obiettivi attraverso strumenti e risorse online di vario genere, dai siti web, e-commerce, app, SEO, fino ai social media.

Va da sé che una delle prime fasi dell’elaborazione di una strategia efficace sia la definizione degli obiettivi aziendali, a sua volta preceduta da un’attenta analisi del mercato e del target di riferimento. Stabiliti gli obiettivi, si può procedere a scegliere i media e i canali più appropriati per il progetto specifico, per poi definire i contenuti da includere nella strategia. Infine, tutto questo lavoro non ha senso se non opportunamente monitorato e analizzato: è dai risultati che possiamo capire se la strategia sta funzionando, o se possiamo fare di meglio. 

Tra le attività da includere nell’elaborazione di una strategia digital di successo per il tuo brand troviamo:

Ebbene sì, la SEO rientra in questa lista. 

La nostra agenzia SEO è morta, ma in quanto professionisti del web non possiamo non riconoscere il valore dell’ottimizzazione sui motori di ricerca. Semplicemente adesso ne facciamo un uso diverso, intrecciato con tutte le altre attività incluse nella strategia digitale. In questo modo la SEO è diventata più utile che mai, e ora ti spieghiamo perché.  

Il nuovo ruolo della SEO

In generale, una strategia SEO ben elaborata e strutturata è già un buon punto di partenza per la brand awareness, poiché garantisce che un discreto numero di utenti, in target secondo gli obiettivi prefissati, atterrino o siano atterrati almeno una volta sul sito web, o comunque siano venuti a conoscenza del tuo brand in qualche modo. 

Il primo compito della SEO è allora quello di rendere piacevole l’esperienza dell’utente sul sito web, che dovrebbe quindi rispecchiare in ogni elemento la personalità del brand. In questo senso, la SEO ha voce in capitolo anche su UI (User Interface) e design della pagina. La combinazione di contenuti grafici, audiovisivi e testuali è fondamentale per restituire un’immagine coerente del brand. Oltre al visual, poi, alla SEO sta anche l’ottimizzazione della UX (User Experience), per rendere funzionale il sito web e ottimizzare la usability del sito, per utenti che saranno così invogliati a tornare. 

Sono stati numerosi i casi in cui, dopo un’attenta analisi del mercato e dei competitor, abbiamo ritenuto opportuno includere nella strategia digitale un restyling UI/UX del sito web. I risultati sono arrivati anche prima di quanto ci saremmo aspettati!

Esempio di strategia digitale messa in atto da Neting, comprendente un restyling del sito web per ottimizzarne le performance. 

Ma abbiamo detto che la SEO oggi si inserisce all’interno della strategia digital in senso più ampio, e che si integra con le altre attività che non riguardano strettamente la costruzione del sito web. Scopriamo allora in che modo la SEO è in grado di aiutare il tuo brand a crescere rispetto alla tua strategia content, paid e social media. 

SEO e Content 

Per aumentare la brand awareness è importante generare valore online attraverso i contenuti che decidiamo di condividere. La SEO interviene a migliorare la tua content strategy, che deve essere coerente con il business, e i contenuti proposti rilevanti e di alta qualità. 

Non solo, i contenuti devono anche essere adattati al tuo target di riferimento. Studia quindi il tuo pubblico e scopri cosa vuole, di cosa ha bisogno e come comunicare in maniera appropriata con lui.

Fonte: https://www.demandsphere.com/content-creation/content-writing-for-seo-that-resonates-with-your-target-audience/

Cosa ci guadagni? Engagement, tanto engagement. 

Non dimentichiamo che la SEO è una pratica del tutto organica, che quindi utilizza come strumenti di misurazione dei risultati il traffico e l’engagement derivanti da ricerca organica. E chissà che in futuro la ricerca organica smetta di essere driver principale della conversione online, ma parlando del presente è ancora assolutamente così. Alle persone piace sempre cercare (e trovare) su Google.

SEO e PPC

E visto che alle persone piace Google, perché non piazzare qualche annuncio qua e là, giusto per dare una spinta al brand? Il PPC (Pay-per-Click) su Google Ads è un’attività da includere nella tua strategia digital, perché bisogna essere realistici e riconoscere l’estrema competitività online, in alcuni settori più che in altri. Per riuscire a raggiungere gli utenti all’interno di una SERP particolarmente difficile, dove puoi trovare dei colossi del mercato con cui non potrai mai competere, è necessario investire qualche soldo nell’advertising. 

Cosa c’entra la SEO? Beh, intanto una volta raggiunto un nuovo utente tramite sponsorizzazione, se il sito web non è alla sua altezza si dimenticherà di te in un secondo, e tanti saluti. In secondo luogo, le campagne PPC si basano sulla scelta di parole chiave su cui posizionarsi, pertanto una corretta keyword research lato SEO è fondamentale.

SEO e Social Media 

Inutile provare a negarlo, ormai una parte molto importante del traffico di un brand proviene dai social network. In un certo senso, Facebook e Instagram potrebbero essere considerati dei motori di ricerca, e quindi acquista molto senso l’idea di investire tempo e risorse nell’ottimizzazione dei contenuti che pubblichiamo sotto il nostro marchio.

I social media sono poi una miniera d’oro per la SEO, perché in grado di fornire molti dati utili sul target, sulle loro abitudini, preferenze, necessità e dubbi. Inoltre si basano sull’interazione, dunque l’engagement è più semplice da ottenere sui social che su Google. E l’interazione social può portare traffico sul sito web.

Fonte: postano.com

Uno scambio costante tra attività social e attività SEO risulta spesso generare valore, traffico, engagement, e in definitiva un aumento di brand awareness e brand reputation. A seguire un report dei risultati ottenuti proprio dall’elaborazione di una strategia integrata tra social media, SEO e PPC: come si può notare, i risultati circa il volume di contatti generato dagli ads social e dal traffico organico sono particolarmente soddisfacenti e positivi. Un classico esempio di Social Media e SEO che lavorano insieme, per un obiettivo condiviso.

Esempio di strategia digitale messa in atto da Neting.it, comprendente attività di social media integrate con PPC e SEO.

Conclusioni

La nostra agenzia SEO è morta, ma dalle sue ceneri è nata una schiera di esperti del web che sanno perfettamente di cosa ha bisogno il tuo brand per crescere e diffondersi online. Niente è più soltanto SEO, o soltanto marketing, o soltanto sviluppo web. Perché abbia successo in rete, il tuo business deve avere una strategia digitale che sia omnichannel, aperta, integrata, flessibile. E soprattutto, una squadra di professionisti competenti in grado di elaborare e mettere in pratica questa strategia. Contattaci e sviluppiamo insieme la soluzione migliore per il tuo brand!

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