L’unica certezza è che non ci sono certezze quando si tratta della stabilità dell’algoritmo di Google. La SEO, ovvero l’ottimizzazione per i motori di ricerca, può rappresentare una sfida: le novità e i continui cambiamenti ci costringono a rimanere aggiornati per stare sempre in prima linea! ????
Ecco i 10 trend SEO con un forte potenziale di crescita nel 2021:
1. L’intelligenza Artificiale: la nuova frontiera della ricerca predittiva
L’algoritmo di intelligenza Artificiale di Google, chiamato RankBrain, gioca un ruolo importante nei fattori di ranking di Google per le pagine dei risultati mostrati dai motori di ricerca (SERP). RankBrain renderà l’AI una tendenza SEO da tenere d’occhio, considerando che gli ingegneri di Google hanno evidenziato una capacità unica di apprendimento dello strumento.
Di conseguenza a questa dichiarazione (di cui non ci è dato sapere ulteriori dettagli) possiamo dire che i segnali relativi all’esperienza utente siano il fattore determinante principale. Lo strumento che identifica i modelli comportamentali degli utenti nel tempo e ne apprende gradualmente le abitudini è stato lanciato nel 2017 e si chiama Google Discover.
Quest’ultimo è basato sull’IA di Google e ha dato vita a un nuovo tipo di ricerca che permette di identificare in modo accurato i contenuti che potrebbero interessare l’utente. Per comparire, non devi fare niente di speciale. Se Google indicizza la tua pagina, verrà inclusa. Il contenuto viene classificato in base ad algoritmi che controllano la qualità dei contenuti e l’interesse degli utenti.
2. I Contenuti Long Form: continuano ad essere la chiave del successo
“Content is King” diceva Bill Gates e infatti il Contenuto è sempre e comunque la chiave del successo, ma deve essere valido e rilevante per le nostre Buyer Personas. Se questa ipotesi non si verifica allora non c’è tattica o strategia di marketing “che tenga”. Oltre alla qualità dei contenuti entra in gioco anche il fattore long-form per ottenere ranking di ricerca più elevati. Il contenuto Long-Form non è pensato come un contenuto veloce da consumare, piuttosto è volto a educare e informare coloro che cercano di rispondere a una domanda specifica o di saperne di più su un argomento.
Come si ottiene questo risultato? Per prima cosa, dividi il contenuto in sezioni con sottotitoli H2 e H3 per renderlo più scansionabile. I sottotitoli sono particolarmente importanti per i siti mobile. In secondo luogo, assicurati di linkare fonti pertinenti e autorevoli con un solido punteggio di autorità. Infine, verifica che i tuoi contenuti siano facili da condividere. Includi link evidenti per la condivisione all’inizio del contenuto e di nuovo nella conclusione, in modo che i lettori possano condividere con un clic rapido.
3. I Featured Snippet: una conseguenza rilevante
La diretta conseguenza del capitolo precedente sono gli importantissimi Featured Snippet. Partiamo dall’esempio eloquente di cosa sono:
Quando digiti qualcosa su Google, i Featured Snippet appaiono in questa casella superiore nella SERP. Ottenerlo è un modo per guadagnare traffico significativo: gli Snippet in primo piano mostrano una porzione di informazioni strutturata e pratica. Esistono anche altri tipi di Snippet, per esempio le recensioni con le stelle, i prezzi dei prodotti o altre informazioni utili e “consumabili” all’istante dall’utente.
4. Ricerca visiva: l’ascesa
Le ricerche visive stanno decollando, ti diamo qualche numero interessante: Google Lens è già stato utilizzato 1 miliardo di volte (fonte). Pinterest ottiene 600 milioni di ricerche visive al mese (fonte). La ricerca visiva è ancora agli inizi. E funziona già DAVVERO bene.
Non mi credi? Apri Google Lens sul tuo dispositivo mobile e avvia la scansione di oggetti nella tua stanza, probabilmente scoprirai che può identificare praticamente qualsiasi cosa.
Oggi, Google Lens può identificare 1 miliardo di oggetti e quel numero cresce ogni giorno.
5. Ricerca Vocale: la potenza della voce
La ricerca vocale è destinata a prendere piede sempre di più. Infatti le previsioni sostengono che entro il 2022 almeno il 55% delle famiglie possiederà uno smart speaker come Google Assistant, Siri o Alexa.
Per ottimizzare la vocal search dobbiamo pensare a ciò che cercheremmo a voce se avessimo bisogno. Solitamente per questo tipo di ricerche siamo soliti utilizzare frasi lunghe, al contrario di quando cerchiamo qualcosa sul motore di ricerca.
Quindi il consiglio è di scartare le keyword concise, ma di scegliere long tail, per esempio se scrivessi un articolo che parla di come ottimizzare il rendimento del proprio sito dovresti scegliere la keyword “Come aumentare il rendimento del nostro sito” piuttosto che “rendimento sito”.
6. I Dispositivi Mobili, sempre più al primo posto
Seguendo la linea logica per cui la ricerca visiva sta prendendo sempre più piede, è importante l’ottimizzazione da mobile quanto quella da desktop. Purtroppo ci sono ancora siti che non considerano questa grande opportunità e il nostro consiglio è verificare che il tuo non sia tra questi. Puoi scoprirlo con un test gratuito qui.
Aggiungiamo anche che dal 2019 Google ha implementato l’indicizzazione Mobile First e ciò significa che il motore di ricerca considera principalmente la versione mobile rispetto alla desktop.
Hai a disposizione diverse configurazioni per ottimizzare il tuo sito per i dispositivi mobili, ma ci sono alcuni elementi da considerare a prescindere:
- Google deve sapere se la pagina è formattata per i dispositivi mobili. In questo modo può pubblicare correttamente i tuoi contenuti nei risultati delle ricerche eseguite dagli utenti dei dispositivi mobili.
- Le risorse che metti a disposizione devono essere sempre scansionabili. Non utilizzare il file robots.txt per impedire ai motori di ricerca l’accesso ai file fondamentali del tuo sito che consentono di visualizzare la pagina (annunci inclusi). Se Googlebot non ha accesso alle risorse di una pagina potrebbe non rilevare la pagina ottimizzata per dispositivi mobili e non pubblicarla correttamente per gli utenti che eseguono ricerche con tali dispositivi.
- Non commettere errori fastidiosi per i visitatori che utilizzano dispositivi mobili, ad esempio mettere in primo piano video non riproducibili. Le pagine per dispositivi mobili con un’esperienza inadeguata per gli utenti che eseguono ricerche possono subire un declassamento nei ranking o essere contrassegnate da un avviso nei risultati di ricerca sui dispositivi mobili. Questo vale ancora di più se trattiamo di un ecommerce, perchè potrebbe far diminuire notevolmente le entrate.
7. Il paradigma EAT di Google
Inizialmente l’autorità del dominio era una questione di Link. Oggi questo non si verifica più. Google infatti valuta il tuo Sito Web in base a Esperienza (Expertise), Autorevolezza (Authoritativeness) e Affidabilità (Trustworthiness). Conosciuto anche come Paradigma E-A-T, è un modello da seguire per raggiungere un buon punteggio sulla qualità di un sito web.
Ci sono alcuni modi per assicurarti di creare contenuti di qualità. Innanzitutto, crea buyer personas che ti consentano di capire che tipo di contenuto apprezzano i tuoi clienti. In secondo luogo, analizza l’intento di ricerca: ti aiuterà a tracciare il percorso del consumatore. Terzo, utilizza queste informazioni per creare contenuti che si adattino al formato preferito dai tuoi utenti. Ad esempio, se il tuo pubblico è in gran parte formato da adolescenti, il video è probabilmente preferibile. Se ti rivolgi a un pubblico più anziano, invece, il formato video potrebbe essere meno attraente. In definitiva, tieni a mente i principi EAT quando crei i tuoi contenuti. Sostieni le tue idee con statistiche e dati. Linka a siti affidabili, del tipo “.edu” e “.gov”. Ottenere backlink da siti autorevoli è un altro modo per dimostrare che soddisfi i criteri EAT.
8. Google Heart: il framework per migliorare la UX
Il framework HEART è un insieme di metriche incentrate sull’utente. È stato sviluppato per valutare la qualità dell’esperienza utente, è una sorta di scheda di valutazione delle metriche dell’esperienza utente suddivisa in 5 fattori:
- Felicità (Happiness): come si sentono gli utenti riguardo al tuo prodotto? La felicità viene in genere misurata da sondaggi sulla soddisfazione degli utenti, valutazioni e recensioni delle app e punteggio del promotore netto.
- Coinvolgimento (Engagement): quanto spesso le persone tornano a utilizzare il prodotto? Il coinvolgimento può essere misurato in base al numero di visite per utente a settimana, alla durata della sessione o a un’azione chiave, come il numero di foto caricate o di brani ascoltati per utente al giorno.
- Adozione (Adoption): quante persone completano il processo di onboarding e diventano utenti regolari? L’adozione viene misurata dal numero di nuovi utenti in un periodo di tempo o dalla percentuale di clienti che utilizzano una nuova funzione.
- Fidelizzazione (Retention): quale percentuale di utenti torna al prodotto? La ritenzione è misurata dal tasso di abbandono.
- Successo dell’attività (Task success): gli utenti possono raggiungere il loro obiettivo o compito rapidamente e facilmente? Il successo dell’attività viene misurato da fattori come l’efficienza (quanto tempo impiegano gli utenti per completare l’attività), l’efficacia (percentuale di attività completate) e il tasso di errore.
9. Parlando di UX, i Core Web Vitals
Secondo Google, i Core Web Vitals diventeranno un fattore di ranking nel maggio 2021. I Core Web Vitals fanno parte della valutazione complessiva di “esperienza sulla pagina” da parte di Google.
I Core Web Vitals prendono in esame 3 fattori fondamentali della User Experience:
- Velocità di caricamento, misurata considerando l’LCP (Largest Contentful Paint). Tale parametro, nello specifico, misura la velocità di caricamento dell’elemento più grande della finestra.
- Interattività, misurata considerando il FID (First Input Delay) Questo segna il tempo tra la prima interazione dell’utente e il momento in cui il browser risponde.
- Stabilità visiva, misurata considerando il CLS (Cumulative Layout Shift). Esso rileva la solidità e coerenza del layout, per cui è necessario evitare spostamenti improvvisi di elementi quali testi e pulsanti.
10. GA4: l’aggiornamento 2021
Come ultimo punto, ma non per importanza, troviamo la piattaforma Analytics GA4.
Questo software innovativo e all’avanguardia è progettato per la raccolta, l’analisi e l’utilizzo dei dati degli utenti, con un particolare focus sul comportamento dei consumer, al fine di elaborare strategie di marketing fatte su misura dell’utente. Dati e analisi dovranno avere la priorità per rimanere in testa alle classifiche.
Negli ultimi tempi GA4 ha integrato anche importanti novità:
- Restyling dell’interfaccia (ora molto più simile a un’App che ad una pagina web e la presentazione dei dati lo rende uno strumento molto più appetibile ai marketers)
- Sviluppo del Machine Learning (tecnologie di rilevazione dati in grado di anticipare i comportamenti degli utenti)
- Integrazione con Google Ads (grazie all’integrazione di Google Ads, è possibile analizzare le interazioni del pubblico su web, social media, email e canali youtube attraverso un’unica piattaforma)
- Potenziamento della sezione Real Time (lettura automatica e intelligenza artificiale)
Osservare i dati ti consente di vedere dove stai avendo successo e, cosa altrettanto importante, dove stai fallendo. Questo metodo ti permette di risolvere i problemi e migliorare continuamente la tua presenza sul Web.
Il futuro della SEO
Come è emerso da questo articolo, i trend SEO sono in continua evoluzione e devi essere costantemente aggiornato per rimanere sempre in prima posizione rispetto ai tuoi competitor.
Se non vuoi perderti nessuna opportunità per far crescere e far conoscere la tua attività, contattaci per avere la tua strategia SEO di successo personalizzata. Analizzeremo insieme i punti di forza e debolezza del tuo sito per poi cucire una strategia digitale su misura per il tuo sito.