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Trucchi per Realizzare la tua Landing Page Efficace
Come realizzare una landing page efficace? Come dev’essere costruita? Innanzitutto va precisato che una landing page può avere fondamentalmente due scopi: generare leads o vendere. Per raggiungere questi obiettivi, una landing page può si può considerare efficace se:
- è concisa;
- va dritta al sodo;
- è persuasiva;
- ha una call to action specifica;
- risponde al bisogno dell’utente;
- è incentrata sulla call to action;
- non presenta distrazioni, quali potrebbero essere i menu o informazioni che non rispondono al bisogno del visitatore;
- è responsive, ovvero con un template che si adatta a qualsiasi browser e qualsiasi dispositivo.
Una landing page efficace infatti ha una struttura diversa dalle altre tipologie di pagine web: non si presenta graficamente come una home page o come un semplice articolo.
Come Creare una Landing Page Convincente?
Il contenuto della landing page deve essere mirato e riguardare una data offerta o un servizio: deve insomma concentrarsi esclusivamente sullo scopo per il quale è stata realizzata. Promuovere un’offerta, lanciare un prodotto, offrire un ebook gratuito in cambio di un indirizzo email: l’obiettivo della landing page deve necessariamente essere univoco per non generare confusione e, conseguentemente, un abbandono della pagina.
La parte più importante della tua landing page sarà l’above the fold che nelle pagine web è la porzione di pagina che si visualizza senza che si scorra in basso. Hai più o meno 5 secondi per convincere il visitatore a continuare la lettura della tua pagina, e quindi il primo impatto sarà fondamentale. Nell’above the fold dovrai comunicare cosa puoi fare per il visitatore che è approdato sul tuo sito, quali sono i tuoi punti di forza e le caratteristiche che ti differenziano dagli altri.
Ecco perché il titolo è un elemento cruciale nel processo di creazione di una landing page. Non solo deve essere descrittivo, creativo e persuasivo, deve anche essere ottimizzato per i motori di ricerca. Dovrà, cioè, contenere le parole chiave più performanti in base a ciò che vendi. E le stesse parole chiave dovrai riportarle sulla descrizione e sulla URL. Una landing page ottimizzata deve avere un titolo in grado di catturare l’attenzione del lettore e un sottotitolo che sintetizzi l’offerta, spingendo l’utente alla conversione.
Non ti basterà creare una landing page convincente: dovrai anche fare in modo che venga trovata e letta.
Letteralmente infatti “Landing Page” vuol dire pagina di atterraggio. Ma atterraggio da dove? Generalmente le landing page vengono progettate per le campagne PPC (ad esempio AdWords), ma l’importanza della SEO non va trascurata perché il traffico organico è importante e ci ritornerà utile quando “spegneremo” le nostre campagne a pagamento.
Ricordati quindi di promuovere la tua landing page con tutti i mezzi che il web ti mette a disposizione, ovvero:
- campagne pay per click su Google Adwords ;
- backlinks esterni che puntano al tuo sito;
- Social Media Marketing;
- ricerca organica;
- email marketing.
Landing page, Lead Generation e Lead Magnet
Come dicevamo più su, uno dei due macro obiettivi di una landing page è quello di generare lead. Ma perché mai un visitatore dovrebbe lasciarti il suo indirizzo email? Prova a chiederti quando lo hai fatto tu cosa ti ha spinto: qualcosa che per te aveva valore, immagino. Magari un ebook di qualità, un codice sconto, le spese di spedizione gratuite.
Insomma, nessuno dà niente per niente, e se non vuoi che chi naviga la tua landing page rimanga un visitatore anonimo dovrai offrire qualcosa per ottenere l’indirizzo e-mail.
Esempi di Landing Page Efficaci
Da queste immagini possiamo già capire diverse cose sul come creare una landing page efficace. Innanzitutto… less is better! Meno elementi inseriamo e più tutto risulterà centrato sulla call to action, che può essere un pulsante per acquistare un prodotto, un form contatti, o ancora un form iscrizione, o un download. Infatti lo scopo ultimo della landing page, ricordiamo, è generare un lead o una vendita. Convertire, insomma, un visitatore in un lead (contatto) o un acquirente.
La migliore definizione di conversione ce la dà la definizione tratta dalla guida ufficiale di Google Analytics:
Un’attività completata, online o offline, importante per il successo della tua attività. Ad esempio, una registrazione completata alla tua newsletter elettronica (una conversione all’obiettivo); oppure un acquisto (una transazione, a volte chiamata conversione e-commerce).
Una conversione può essere macro o micro. Una macro conversione è generalmente una transazione di acquisto completata. Invece, una micro conversione è un’attività completata che porta ad una macro conversione, come una registrazione via email, che indica che l’utente potrebbe effettuare una macro conversione.
La conversione è quindi, in generale, il raggiungimento di un obiettivo specifico più (macro) o meno (micro) importante per la nostra attività.
La Call To Action (chiamata anche CTA) deve possedere alcune caratteristiche: innanzitutto deve risaltare visivamente dal resto della pagina, e quindi deve avere una grafica ben studiata, sia nei colori che nel font, ma anche nel contenuto (immagina ad esempio queste CTA: “ √ Sì, voglio avere info e iniziare a guadagnare” e “ X No, adesso non voglio iniziare a guadagnare”)
Esempi di Lead Magnet
Un lead magnet deve essere qualcosa di irresistibile da proporre al il tuo cliente ipotetico, ma anche qualcosa che non deluda chi ha scelto di fare “lo scambio”. Deve essere gratuito, deve essere correlato all’oggetto della landing page e deve essere breve (nel caso di un ebook).
Ecco delle idee di lead magnet:
- eBook
- Primo capitolo o primo video di un corso a pagamento
- Corso digitale via email/video corso/webinar
- Lista di risorse, strumenti per fare “qualcosa”
- Risultato di un test/quiz
- Sconti/spedizione gratuita
- Software/tool gratuito per un periodo di prova
- Accesso ad un gruppo Facebook privato
- Campioni gratuiti / Gadget
- Biglietti gratuiti per un evento
Concludiamo il post con un’infografica che mostra l’anatomia della perfetta landing page, che presenta un interessante specchietto anche legato ai colori da scegliere in base all’effetto che vogliamo ottenere.
Luca Mainieri
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