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Ambush Marketing: quando l’imboscata è tesa da un brand

Luca Mainieri | | Tempo di lettura: 4 minuti
Ambush Marketing: quando l'imboscata è tesa da un brand

Ambush Marketing, il Marketing da “Imboscata”, quello che nessuno si aspetta che però colpisce il bersaglio nel segno, dritto e deciso verso il proprio obiettivo. Una delle tante forme di Marketing Non Convenzionale che per descriverla in poche e semplici parole, si può paragonare a quell’invitato non così desiderato che non avevi chiamato al tuo evento ma si presenta lo stesso e ne diventa protagonista.

Cos’è in breve il Marketing Non Convenzionale

Ormai parte integrante delle più comuni strategie di marketing, il marketing non convenzionale, è una tecnica che si colloca tra le forme di marketing “below the line”, si caratterizza per l’uso di grandi dosi di creatività ed effetti sorpresa che vanno a creare canali innovativi per la promozione di prodotti e di servizi.

Generalmente risulta come un valore aggiunto, un plus, alle campagne promozionali definite “above the line”, basate sull’utilizzo del mezzi di comunicazione di massa e tradizionali.

Gli effetti delle azioni di marketing non convenzionale risultano più facili da misurare in quanto le  reazioni che suscitano risultano più immediate rispetto a quelle delle comuni forme di comunicazione pubblicitaria. Il Marketing Non Convenzionale utilizza dunque, nelle proprie strategie, forme originali e provocatorie sfruttando strumenti di promozione alternative per stupire.

Cos’è l’Ambush Marketing

Secondo  un’espressione di origine anglosassone l’Ambush Marketing detto anche Marketing da imboscata o Marketing Parassitario,  sta ad indicare “un’ ipotesi di associazione indebita di un brand ad un evento mediatico”.

Questa forma di marketing è in pratica una strategia in cui un brand che non è lo sponsor ufficiale si intromette in un evento in cui un altro brand ha pagato per avere l’esclusiva.

Il termine Ambush Marketing è stato coniato nel 1980 dal marketing strategist Jerry Walsh mentre lavorava per l’American Express Company.

Un brand ricorre a questo tipo di strategia quando l’azienda, non essendo sponsor principale durante una manifestazione, un evento sportivo o comunque un’occasione in cui è previsto un vasto pubblico, vuole distogliere l’attenzione dal suo concorrente pubblicitario ed indirizzarla verso il proprio marchio senza sostenere onerose spese.

Tipologie si Ambush Marketing

Esistono varie tipologie di Ambush Marketing, alcune di queste sono:

  • Predatory Ambushing

Il temine “predatory ambushing” si riferisce al fatto che un brand utilizza strategie di marketing al fine di sabotare la sponsorizzazione di un evento da parte di un competitor.  Con questa tecnica l’azienda predatrice s’intromette ad un evento mediatico sponsorizzando il proprio brand a discapito del concorrente, in tal modo si va a creare tra gli spettatori confusione su chi sia effettivamente lo sponsor ufficiale.

  • Coattail Ambushing

Con “Coattail ambushing” si intende la sovraesposizione di un brand ad un evento mediatico in cui lo sponsor ufficiale, che dovrebbe avere l’esclusiva sulla su tutta la pubblicità inerente alla manifestazione, è di fatto un altro brand.

  • Property or Trademark Infringement

Appropriazione indebita o la violazione di un marchio che intenzionalmente adotta strategie di marketing per sponsorizzare sé stesso durante lo svolgimento di un evento, distogliere l’attenzione dallo sponsor ufficiale e differenziare lo spazio pubblicitario.

  • Self-Ambushing

Il “Self ambushing” è la pratica di oltrepassare i limiti imposti nella sponsorizzazione di una compagnia in modo tale da prevalere sulle strategie di marketing  di un altro brand che generalmente è lo sponsor ufficiale di un evento.

Esempi di Ambush Marketing

Negli ultimi trent’anni circa, si sono susseguiti diversi episodi di ambush marketing ed alcuni di questi meritano una particolare attenzione.

Olimpiadi del 1984

Non avendo la possibilità di contare sul supporto di onerosi finanziamenti pubblici, per l’organizzazione delle Olimpiadi del 1984 tenutesi a Los Angeles, vennero offerti contratti di sponsorizzazione esclusiva alle aziende. Sebbene il contratto se lo fosse aggiudicato la nota azienda giapponese Fuji, il ruolo da  protagonista dell’evento in ambito pubblicitario lo ricoprì l’azienda concorrente Kodak. Quest’ultima, agendo in modo completamente legale, acquistò talmente tanti spazi pubblicitari trasmessi in televisione durante l’evento da farsi ricordare come sponsor ufficiale.

Microsoft Vs Sony

Nel 2007 la Sony per il lancio della nuova Playstation 3, organizzò un evento mediatico estremamente prestigioso e costoso a bordo di un battello sulla Senna a Parigi a cui parteciparono moltissimi invitati e decine di giornalisti. Durante l’evento apparve, esattamente di fianco al battello Sony un altro battello con enormi striscioni sulle fiancate che pubblicizzavano la nuova Xbox 360. Microsoft aveva dunque teso un’imboscata al brand competitor attraendo l’attenzione di tutti coloro che partecipavano all’evento stesso e che passeggiavano lungo la Senna e approfittò dell’esclusiva esposizione mediatica che aveva comportato per la Sony spese esorbitanti.

Conclusioni

Numerosi sono i punti di vista su questa strategia di marketing, è corretta o fa parte di una tecnica in cui si gioca sporco? Ciò che è sicuro è che chi la utilizza sa che obiettivi centrare e come acquistare visibilità da parte del pubblico. Poi in fondo la competizione, rimane competizione! E voi cosa ne pensate? Se avete altri esempi di Ambush Marteking segnalateceli qui sotto nei commenti.

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