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Che cos’è Consent Mode, la soluzione di Google per la gestione della Privacy

Luca Mainieri | | Tempo di lettura: 4 minuti
consent mode Google

Il periodo è quello propizio per toccare certi temi: stiamo vivendo settimane turbolente sul fronte del GDPR, dalla bozza del Garante irlandese su Meta alla pronuncia del Garante italiano su Caffeina e Google Analytics Universal (che ormai viene bollato ufficialmente come illegale). 

Insomma, la privacy e la protezione dei dati sensibili sono il tema che sta portando scompiglio nel digital marketing.

In questo groviglio di notizie sul tema  della privacy si inserisce la Consent Mode di Google. 

Vediamo di cosa si tratta e perché la Consent Mode Google ti può aiutare a gestire meglio tutti gli aspetti relativi alla privacy e GDPR.

Cosa cambia con la Consent Mode

Diciamolo senza paura: tutti noi dovremmo avere a cuore il rispetto della privacy degli utenti che visitano il nostro sito ed interagiscono con i nostri asset digitali.

Tuttavia, senza nasconderci troppo, in molti abbiamo a cuore anche il corretto funzionamento delle nostre campagne online. 

Quando Google, nel settembre dello scorso anno, annunciò la Consent Mode il punto di partenza era proprio questo: rispetto della privacy e conteggio delle conversioni anche senza il consenso esplicito dell’utente. 

Che cos’è la Consent Mode di Google 

In termini semplici, la Consent Mode ti permette di gestire i tuoi Tag (non tutti i Tag, solo quelli legati al mondo Google) in maniera automatica in base alle scelte di profilazione effettuate dall’utente. 

Vediamo esattamente cosa significa gestire i tag in modo automatico in base al Consent Mode.

Sostanzialmente il Consent Mode di Google consente di attivare specifici tag (ad esempio il pixel di Facebook o il tracking di Google ads) senza dover attivare specifiche regole, il tutto in modo automatico sulla base dei singoli consensi (e quindi cookie necessari, statistici o di marketing ad esempio) espressi dagli utenti per ogni Tag di Google. 


Sarà proprio la Consent Mode, in maniera quasi del tutto automatica, a gestire tutti i parametri dei tag per la profilazione degli utenti  comunicare con le piattaforme di CMP in modo da modificare direttamente il comportamento del Tag.

Consent Mode di Google

Per quali Tag si può usare la Consent Mode

Al momento la Consent Mode si può utilizzare su:

  • Google Analytics 
  • Google Ads 
  • Google Tag Manager
  • Gtag
  • Floodlight
  • Conversion Linker

Mentre le piattaforme di Consent Management per cui è possibile utilizzare la Consent Mode sono:

  • Cookiebot
  • Iubenda
  • OneTrust
  • Osano
  • Sourcepoint

Come funziona la Consent Mode di Google 

Va bene, sulla carta sembra tutto molto bello, ma non sarebbe il caso di comprendere bene il funzionamento della Consent Mode

La risposta, neanche a dirlo, è ovviamente sì!

Il comportamento dei Tag di Google viene gestito tramite due nuovi comportamenti sul tipo di consenso che gestiscono i cookie relativi alle analisi del tuo sito e alle ads: 

  • analytics_storage 
  • ad_storage

Le possibilità di attivazione di questi due comportamenti possono essere di due tipi: granted o denied.

Vediamoli nel dettaglio.

La consent mode: il comportamento analytics_storage

Questo comportamento sul consenso regola tutti i cookie di analisi del tuo sito sulla base delle scelte del singolo utente. In pratica, se un utente decide di non dare il suo consenso a fai cookie di analisi (ad esempio il cookie di GA) il tuo sito riuscirà comunque ad ottenere dei dati di base in forma aggregata

Tra questi dati sarà possibile ottenere:

  • Informazioni funzionali (come le intestazioni aggiunte passivamente dal browser):
    • Timestamp
    • User agent (solo per il Web)
    • Referrer
  • Informazioni aggregate/non identificative:
    • Un’indicazione che specifica se la pagina corrente o una pagina precedente della navigazione dell’utente sul sito includeva o meno informazioni sui clic sugli annunci nell’URL (ad esempio GCLID/DCLID)
    • Informazioni booleane sullo stato del consenso
    • Numero casuale generato a ogni caricamento pagina
    • Informazioni sulla piattaforma per il consenso utilizzata dal proprietario del sito (ad es. ID sviluppatore)
Consent Mode tabella

La consent mode: il comportamento ad_storage

Come avrai intuito stiamo parlando del consenso per il comportamento dei cookie di marketing, sempre sulla base delle scelte effettuate dal singolo utente.

Nel momento in cui un utente non dovesse acconsentire ai cookie di marketing, la Consent Mode si assicura che i Tag relativi a questi cookie non si attivino. Semplice, no?

Anche nel caso in cui un utente non dovesse dare il suo consenso ai cookie relativi al marketing, la Consent mode ti permette di misurare le conversioni relative alle tue campagne in maniera aggregata.

Consent Mode tabella 2

I requisiti per attivare la Consent Mode

Purtroppo, come per ogni cosa bella, anche la Consent Mode prevede alcuni requisiti tecnici per poter essere implementato, tra questi:

  • Avere implementato correttamente la modalità di consenso o lo IAB Transparency & Consent Framework (TCF v2.0). 
  • Avere una soglia giornaliera di click dell’annuncio di 100 click al giorno, per paese e raggruppamento di dominio

Conclusioni

La consent mode ci permette di gestire in maniera davvero semplice i diversi trigger per ogni singolo tag e per ogni singola dichiarazione di consenso dell’utente. 

Una cosa non da poco per cui ringraziare il buon vecchio Google e che sicuramente può donare diversi vantaggi al machine learning di GA4 e Google Ads.

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