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8 Report SEO di GA4 Essenziali per Monitorare il tuo traffico, posizionamento e performance SEO

Luca Mainieri | | Tempo di lettura: 9 minuti
Report SEO su Google Analytics 4

Alla richiesta di ottimizzare la visibilità di siti web agli occhi dei motori di ricerca, in risposta a query digitate nella search bar, rispondiamo con la SEO. 
Alla necessità di verificare la risposta degli utenti all’attività di ottimizzazione SEO e la qualità del traffico organico sul sito web, domandiamo a Google Analytics. 
Quindi per la proprietà transitiva, Google Analytics è utile alla SEO.

Un piccolo giro di parole con, successivamente, grandi evidenze.

Keep it reading!

Perchè sono necessari i report SEO

Una base dati di buona qualità insieme alla generazione di report facili da leggere e capire sono alla base di qualsiasi strategia che si rispetti.

La cosa è meno ovvia di quello che sembra: a volte i dati sono pochi e di scarsa qualità, molto spesso i report sono pieni di dati che non servono e che non aiutano l’interpretazione dei dati stessi. La realizzazione e la lettura dei report quindi è alla base di ogni decisione aziendale e di investimento.

Nell’ambito SEO le cose sono anche più complesse, perché i fattori che incidono sul posizionamento online e sulla visibilità sui motori di ricerca sono veramente molti. 

Avere quindi una reportistica che ci offra una lettura semplice dei risultati, delle criticità e dei punti di miglioramento è alla base di ogni attività SEO.

Perchè GA4 è utile ai fini SEO

L’utente rappresenta la domanda di mercato e per soddisfarla è necessario intercettare in maniera esatta e precisa la sua richiesta. In parole poverissime, la SEO fa esattamente questo. 

Dare in pasto al motore di ricerca ciò di cui l’utente ha fame. 

Per comprendere al meglio l’intento della ricerca e far sì che la SEO vada nella giusta direzione bisogna fare un lungo lavoro dietro le quinte chiamato l’analisi SEO. 

In questa fase bisogna:

  • interrogarsi sul search intent dell’utente e intercettare quali sono le keyword che utilizza
  • verificare che la pagina su cui plana l’utente performa bene in termini di alta velocità di caricamento e bounce rate
  • valutare la qualità e quantità del traffico in modo da convertire i potenziali in reali clienti raggiungendo il business goal
  • tradurre economicamente le attività SEO nel funnel di vendita

La domanda a questo punto sorge spontanea: come facciamo a sapere che le strategie SEO implementate stanno funzionando davvero? Esistono moltissimi strumenti per monitorare l’andamento della SEO ma ce n’è uno in particolare, gratuito e con un grande potenziale: Google Analytics 4.

GA4, grazie alla funzione di raccolta dati, analisi e reportistica, offre una vasta gamma di informazioni sul comportamento dei clienti. Inoltre, con le sue statistiche permette di analizzare l’efficacia delle strategie permettendo di studiare il traffico e comparando la performance in due diverse fasi cronologiche: pre-ottimizzazione e post-ottimizzazione.
L’analisi SEO è implementata quando le strategie di business mirano alla lead generation tramite i motori di ricerca, in modo da poter monitorare il traffico del sito web e il numero dei visitatori che si convertono in lead. Tuttavia gli obiettivi possono essere diversi quali l’informazione ovvero la messa a conoscenza del sito all’utente, ancora ignaro del suo bisogno; considerazione ossia la fase in cui il cliente, consapevole del bisogno, inizia a valutare la soluzione rappresentata dal sito web e la fidelizzazione, fase finale e di conquista del cliente. La SEO, nota già come un’attività che necessita di tempo, può quindi misurare i suoi effort e monitorare il suo andamento grazie alle metriche messe a disposizione da GA4.

Iniziamo a vedere come ricavare i dati che ci mette a disposizione e a tenerne traccia.

Report su Google Analytics 4 per ottimizzazione sui motori di ricerca

Alla luce di quanto appena detto, Google Analytics può darci una grande mano in termini di ottimizzazione sui motori di ricerca. L’avvento di GA4, sta facendo storcere il naso poiché presenta metriche e visualizzazioni differenti rispetto a Google Universal, ormai obsoleto e old fashioned 😉

Do not panic.

Impareremo ad analizzare i report nella nuova e ormai super necessaria ottica di Google Analytics 4, analizzandone l’aspetto teorico e pratico e vi forniremo un’alternativa quando le versioni di Google Universal e Google Analytics 4 non combaciano.

Ma bando alle ciancie: ecco a voi QUALI sono i must-have report che ogni SEO specialist dovrebbe utilizzare per misurare la performance.

1. Report sulle conversioni

Teoria: L’obiettivo di ogni webmaster non è avere traffico ma avere traffico di qualità ovvero conversioni. Alti volumi di traffico, non si traducono automaticamente in una grande percentuale di conversioni. Ed è proprio qui che GA4 fa sì che la SEO abbia successo, trasformando i suoi obiettivi in conversioni. Google Analytics 4, grazie al suo nuovo tracciamento tramite eventi e non più sessioni, garantisce la possibilità di calcolare il valore delle conversioni collaborando con il CMR.  Le conversioni di GA4 permettono di monitorare i risultati e giustificando talvolta il budget impiegato. 

Ma quali possono essere gli obiettivi SEO? 

Numero di visualizzazioni di pagine raggiunte, conversioni di vendita, invio di moduli per lead o qualsiasi azione che gli utenti si aspettano di intraprendere o che i proprietari di siti web vogliono far intraprendere ai loro visitatori. Per tracciare tutte queste interazioni è necessario spingere sull’interruttore dei tuoi eventi, contrassegnandoli come conversioni.

Pratica: Vai a “Configura” eventi → quindi attiva l’evento desiderato facendo clic sull’interruttore che dovrebbe diventare blu.

Eventi Google Analytics 4

2. Report sull’acquisizione del traffico

Teoria: Grazie a questo report è possibile individuare da dove provengono i tuoi utenti quindi la sorgente della prima interazione dell’utente. Ottenere dati sul tuo traffico organico ti permette anche, in un secondo momento, di compararlo con altre fonti di traffico come quello proveniente dai social o quello diretto. Questo report ti permette di comprendere quali sono le campagne che indirizzano la stragrande maggioranza degli utenti sul tuo sito web e inevitabilmente di capire quali sono i canali preferenziali per incanalare il traffico sul tuo sito. 

GA4 tratta l’acquisizione in due modi differenti:

  • acquisizione utenti
  • acquisizione traffico

Pratica:  Report → Acquisizione → Acquisizione utenti

Sorgente Traffico Google Analytics

Se invece volessimo filtrare solo il traffico organico basta digitare “organic” nella search bar:

Traffico organico Google Analytics 4

A questo punto si ottiene una panoramica completa del traffico organico del tuo sito web grazie a delle metriche fondamentali come utenti, sessioni con coinvolgimento, tasso di coinvolgimento, sessioni con coinvolgimento per utente e durata media del coinvolgimento stesso. Il posizionamento organico è fortemente influenzato dalla presenza di contenuti originali e design accattivante ma soprattutto dalle strategie di ottimizzazione SEO On-Page.

3. Report sul traffico dai referral

Teoria: Traffico dai referral è il segmento di traffico che arriva al tuo sito web tramite un’altra sorgente, ad esempio tramite un collegamento di un link posizionato su un altro dominio.
Google Analytics 4 viene in nostro soccorso, comunicandoci precisamente dove il traffico si trovava immediatamente prima di approdare sul sito, specificando il dominio di queste sorgenti di traffico.
Inoltre, gli UTM sono un elemento prezioso per tracciare quali sono i siti o i profili che generano più traffico all’interno del sito web.

Quando qualcuno visita il tuo sito web significa che ha fatto clic su un link: Google reputa questi link come un fattore di classificazione positiva perché incorporano la trust che gli utenti hanno in quelle informazioni. Il vantaggio del traffico referral consiste proprio nella possibilità di presentare i contenuti a utenti nuovi sviluppando nuove opportunità di networking, migliorando la visibilità e ottimizzando la SEO grazie all’implementazione di backlink inerenti.

Pratica:  Report → Acquisizione → Acquisizione Traffico

Traffico dai referral Google Analytics

Per trovare ora le fonti del traffico “referral” basterà digitarla come seconda dimensione:

Referral traffico

Per comprendere da quale effettiva sorgente derivi questo traffico referral bisogna aggiungere un’altra dimensione ovvero “sorgente/mezzo sessione” e il risultato sarà:

Traffico Referral

4. Report sulle Pagine di Destinazione

Teoria: Quello che in Google Universal veniva chiamato “Report sulle Landing Page” mostra le prime pagine che gli utenti vedono quando atterrano sul tuo sito. L’obiettivo è quello di evidenziare punti di forza e punti di debolezza del tuo sito web. In questo modo è possibile comprendere come il cliente vede il sito web ovvero dove si sofferma maggiormente, cosa invece tralascia e come ovviare a ciò. Ti sarà possibile visualizzare le prime 10 pagine e le relative metriche: sessioni, utenti esistenti e nuovi, durata media del tempo di coinvolgimento e conversioni.

Pratica:

Report pagina di destinazione

Di una landing page è buona norma avere informazioni su: 

  • Visualizzazioni: quante volte l’utente ha visualizzato la pagine
  • Sorgenti di traffico: da dove proviene l’utente
  • Tasso di conversione: la percentuale delle visite che si trasformando in un lead (sia esso l’acquisto o banalmente la compilazione di un form)
  • Durata del coinvolgimento: quanto l’utente permane davanti allo schermo
  • Percentuale di rimbalzo: la percentuale degli utenti che abbandonano il sito Web dopo aver visualizzato solo una pagina, rimbalzando e tornando indietro verso la pagina dei risultati di ricerca o sul sito Web da cui partiva un link in uscita

5. Report su Google Search Console

Google Search Console e Google Analytics sembrano simili ma mostrano delle discrepanze. Ti consigliamo di approfondire le principali differenze

La fusione dei due strumenti di Mountain View permette di incrociare i dati di navigazione di un sito web con quelli di rendimento e quindi performance sui motori di ricerca. 

But first, link them!

Prima di monitorare gli effort SEO, bisogna sincronizzare Google Analytics e Google Search Console. Per collegare i due strumenti dovrai:

  1. Accedi ad Analytics e vai su “Impostazioni di Search Console”
  2. Ti comparirà quindi l’URL del sito come conferma dell’avvenuta associazione 
  3. Ora per visualizzare i rapporti di Search Console, apri rapporti → acquisizione → Search Console
  4. Salva


Avvenuta l’integrazione è possibile individuare le keyword che gli utenti digitano per arrivare sul tuo sito, che contenuti trovano e la loro posizione su Google. 

Grazie al report di Google Search Console è possibile ottenere due diversi risultati: 

  • report di traffico di ricerca organica 
  • report query ricerca

Il report include le seguenti metriche SEO:

  • Click di ricerca Google organici
  • Impressioni di ricerca Google organiche
  • Tasso di click-through di ricerca Google organico (CTR)
  • Posizione media di ricerca
  • Sessioni

L’unione di questi due strumenti permette di ottenere evidenti vantaggi: confronto tra performance su dispositivi, analisi delle performance di diverse sezioni del sito, monitorare la ricerca al fine di ottenere preziosi insights al fine di ottimizzare il sito.

6. Report sulla Velocità della pagina

La velocità di caricamento delle pagine è uno dei noti fattori di ranking il quale riesce a favorire un miglior posizionamento all’interno della SERP e del sito web. L’utente si aspetta di non dover aspettare.
Anche perché se così fosse danneggerebbe la famosa User Experience diminuendo sia la possibilità che si trasformi in una conversione sia il tempo di permanenza sulla pagina. 

Questo report era disponibile in Google Universal e sfortunatamente non in Google Analytics 4. Fortunatamente in aiuto c’è Google Tag Manager che ci permette di analizzare il tempo medio di download della pagina e di risposta del server.
Google Tag Manager permette di attivare le conversion enhanced ovvero un sistema che può migliorare l’accuratezza della misurazione delle conversioni. 

Un altro strumento che può aiutarti a verificare la page speed del tuo sito web, sempre gratuito, è PageSpeedInights. Grazie alle metriche presenti in questo tool, ovvero i Core Web Vitals, è possibile parametrare la qualità e la quantità della User Experience che il tuo sito web offre.

Core Web Vitals

7. Report sul Traffico Mobile

Teoria: L’ottimizzazione di un sito web per offrire un’eccellente esperienza di navigazione da mobile si chiama SEO mobile.
In primis, la SEO mobile è uno strumento essenziale perché il “mobile” è il mezzo maggiormente diffuso tra gli utenti.
In secundis, l’usabilità da mobile è un altro fattore di ranking: non a caso nasce il concetto di “”mobile-first indexing“.

Piuttosto che limitarsi ad osservare il traffico mobile è necessario valutare il livello di coinvolgimento di chi “traffica” con uno smartphone e tablet.

Infatti, da mobile bisognerebbe analizzare: 

  • il numero di conversioni
  • la frequenza di rimbalzo

Inoltre, comparare i dati ottenuti da desktop e quelli ottenuti da mobile per individuare le criticità e limitare la differenza tra le due experience. 

GA4 potrebbe darci preziosi insights per far sì che il sito diventi il più possibile mobile-friendly: alti tassi di rimbalzo per la categoria mobile, ad esempio, non sono un buon segno.

Pratica: Report → Tecnologia → Dettagli sulla tecnologia. 

Arrivati a questo punto scegli la dimensione “categoria del dispositivo” e quello che ti apparirà sarà:

Dettagli tecnologia

8. Report per tracciamento della conservazione degli utenti

Teoria: per conservazione degli utenti si intende la tenuta di coloro che hanno già compilato un modulo o addirittura finalizzato un acquisto. Sono traffico caldo e quindi più facile da convertire essendo in una fase avanzata rispetto agli utenti che stanno avendo un primo contatto. Pertanto, si desidera aumentare il numero di visitatori che ritornano al tuo sito. 

Google Analytics 4 ci permette di monitorare il rapporto di conversazione attraverso un report ben preciso: report di monetizzazione di conservazione.

Pratica:

Report Monetizzazione di conservazione

Un rapporto molto utile è il rapporto tra visitatori nuovi e che ritornano.

Tasso di visitatori che ritornano (RVR) = numero di visitatori che ritornano in un dato periodo / Totale visitatori unici

Si potrebbe riprodurre questo calcolo usando i numeri di GA4. Il numero di utenti unici totali è ottenibile dalla panoramica dell’acquisizione.

Panoramica dell'acquisizione Google Analytics

Si dice che il rapporto ideale sarebbe il 50% che è raro e anche non necessario per ogni sito web. Come regola generale, il 30% è considerato un buon tasso di visitatori di ritorno, qualsiasi cosa al di sotto potrebbe essere considerata spunto per migliorare.

Considerazioni finali

Completezza delle informazioni è ciò che ci auguriamo di avervi dato integrando alla SEO il potente mezzo di Google Analytics 4. Per potenziare l’iter di ottimizzazione sui motori di ricerca è necessario mantenere il focus su determinate metriche. 

Fare un’analisi SEO senza l’integrazione e la collaborazione di strumenti come Google Analytics 4, Google Tag Manager e Google Search Console si traduce in un dispendio di energie e denaro. Un vero e proprio lavoro di squadra!

Se dopo aver letto questi insights non ti senti “confident” per metterli in pratica, una squadra certificata e competente ti aspetta. 
E tu cosa aspetti a contattarci? 😉

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