Prompt per AI: cosa sono e come si creano?

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Ti è mai capitato di scrivere un comando ad un’AI generativa come ChatGPT o Midjourney ma di ricevere una risposta completamente diversa da quella che ti serviva? Ecco, questo potrebbe essere causato da un prompt sbagliato. 

Ma cosa sono i prompt? E come si può creare un prompt AI efficace? Scopriamolo in questo articolo.

Cosa sono i prompt AI?

Il prompt AI è un insieme di istruzioni o input che vengono fornite all’intelligenza artificiale per ottenere poi la risposta che si stava cercando, cioè l’output.

Infatti, sistemi come ChatGPT o Midjourney sono AI generative, cioè generano contenuti (testi, tabelle, immagini, codici…) sulla base dei prompt che vengono messi in input. 

Quindi, per ottenere un output il più preciso possibile e per evitare di ottenere risposte non coerenti, è fondamentale organizzare a priori l’input che si vuole dare. 

Abbiamo quindi visto che l’IA ha come scopo principale il problem solving delle nostre richieste. Ma come possiamo scrivere dei prompt AI ottimizzati? Scopriamolo di seguito.

Come si creano i prompt AI?

Quando si creano dei Prompt AI ci sono due regole principali che vanno rispettate:

  1. Chiarezza e precisione: la prima regola da seguire sempre e per qualsiasi AI è quella di parlare con un linguaggio naturale, quindi in modo chiaro e preciso. Infatti, le AI generative sono state istruite per interpretare le richieste sulla base del nostro linguaggio e quindi è bene parlare nel modo più “umano” possibile. 
  2. Dare tempo all’AI: è fondamentale lasciare al modello il proprio tempo di pensare, in modo che possa analizzare nel suo complesso il prompt dato e fornire la risposta migliore. Inoltre, è meglio spezzare i prompt troppo lunghi in una o più richieste separate per non rischiare di avere errori.

Chiarite queste semplici regole possiamo analizzare meglio i passaggi per scrivere i prompt. 

L’input dato all’IA può variare a seconda dello strumento e delle necessità, ma devono sempre contenere questi passaggi:

  • Invitare all’azione: spiegare all’IA il contesto per farle capire come modellare la propria risposta.
  • Indicare l’azione: formulare in modo dettagliato l’azione che vogliamo che il modello compia. In questo step è molto importante non fornire caratteri come virgolette o parentesi perchè l’IA potrebbe “perderseli” o confonderli con quelli presenti in un ipotetico testo fornito. Se vogliamo invitare l’IA a prendere un determinato elemento come riferimento basta utilizzare degli slash (\\).
  • Circoscrivere l’azione: indicare se questa azione ha bisogno di qualche limitazione, come il numero di parole o lo stile del linguaggio.
  • Descrivere obiettivo: spiegare all’IA quale sarà il nostro obiettivo finale.

Ricorda sempre che la parte finale è quella meno recepita dell’IA, per questo motivo sarebbe meglio scrivere sempre le informazioni principali e le limitazioni nelle prime fasi per lasciare alla fine gli obiettivi scritti in modo semplice e coinciso. 

RISEN: un metodo infallibile per scrivere prompt AI

Come detto prima, ci sono diversi metodi per scrivere un prompt. Il metodo RISEN ideato da Kyle Balmer è uno di questi ed è estremamente efficace. 

Le 5 fasi sono:

  • Role (ruolo): l’input inizia con il dare al modello un ruolo in modo che si metta nei nostri panni e ricavi un output coerente con le nostre necessità. 

Ad esempio, possiamo scrivere: “Agisci come un copywriter… ”, “Sei un esperto di marketing e… ” o ancora meglio “Facciamo finta che tu sia un programmatore…”.

  • Instruction (istruzioni): spiegare chiaramente cosa l’IA dovrà andare a fare, meglio se in modo breve. Ad esempio: “Scrivi un articolo per il blog…”. 
  • Steps (fasi): dividere il compito per l’AI in diverse fasi, ognuna con la propria Call To Action. Quindi, si può scrivere: “Considera il target delle persone tra… poi dividi a seconda del… e poi riportami in output le persone più…”.
  • End goal (obiettivo finale): spiegare all’intelligenza artificiale qual è il nostro obiettivo finale ricordandosi sempre di rendere il modello il più informato possibile.
  • Narrowing (limitare): indicare le circoscrizioni all’interno delle quali l’IA deve stare, come “Usa le emoticon” o “Basati su queste parole chiave…”. Tuttavia, come detto in precedenza, l’IA si focalizza poco su questa parte e spesso genera risultati senza rispettare queste istruzioni. Per questo, potrebbe essere più indicato inserirle prima. 
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Per scrivere i prompt spesso l’AI stessa può venire in nostro aiuto. Se stai cercando dei tool gratuiti per la creazione di prompt puoi trovarli qui

Analizziamo ora degli esempi specifici di prompt per le diverse AI.

Esempi di Prompt AI per ChatGPT

Immagina di essere uno specialista di social media incaricato di scrivere un articolo per il blog aziendale su un nuovo prodotto tecnologico. Il prodotto è rivolto a giovani adulti interessati alla tecnologia.

Fai finta di essere un copywriter per un’azienda di prodotti tecnologici. L’azienda ha appena lanciato un nuovo prodotto tecnologico che si chiama “XXX” e che ha il compito di … .Scrivi un articolo coinvolgente per un post Linkedin che descriva le caratteristiche principali del nuovo prodotto tecnologico. Fallo lungo come un normale post Linkedin e non renderlo prolisso o noioso, vai diretto al punto.

Sottolinea l’innovazione e l’usabilità del prodotto. Usa un linguaggio giovanile e inclusivo, e aggiungi emoticon pertinenti se necessario.

Considera il pubblico target: giovani adulti appassionati di tecnologia.

Descrivi le caratteristiche distintive del prodotto in modo chiaro e accattivante.

Concludi menzionando la sostenibilità del prodotto e il suo impatto ambientale.

L’obiettivo è creare un articolo informativo e coinvolgente che sia interessante per il pubblico giovane.

Una cosa importante da notare è che ChatGPT difficilmente riesce a creare testi stando in un range preciso di parole. Questo perché non è un sistema numerale e quindi ha difficoltà nel percepire il nostro sistema di lettere e caratteri. Quindi, a volte potrebbe essere più efficace paragonare il testo richiesto a lunghezze standard, come nell’esempio. 

Questo modello può essere utilizzato anche per altre AI generative come Gemini, Bing AI o Jasper.

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Esempi di Prompt AI per Midjourney 

Midjourney, pur essendo un generatore di immagini, recepisce i prompt proprio come le altre tipologie di intelligenza artificiale. Per questo motivo, è importante descrivere bene il contesto, specificare i dettagli e gli obiettivi ed essere chiari e diretti. Ecco un esempio:

Immagina un fotografo urbano che esplora una città di notte. La scena è illuminata da luci al neon e riflessi urbani. Il soggetto principale è un edificio moderno con linee architettoniche audaci e dettagli geometrici. Utilizza una fotocamera Canon EOS 5D Mark IV per catturare l’immagine con una profondità di campo ridotta, mettendo in risalto le luci notturne e i contrasti urbani. L’atmosfera è contemporanea e dinamica, con una palette di colori freddi e accenti luminosi.

Questo testo può anche essere adattato a DALL-E oppure a Copilot e Designer di Bing AI. Se state cercando altri tool gratuiti per generare immagini potete consultare la nostra guida.

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Chi è il prompt designer? 

Il Prompt Designer è una professione nascente con grandissime possibilità di crescita e che sta iniziando ad essere sempre più richiesta sul mercato.

Ma cos’è un prompt designer? Un Prompt Designer è un professionista nella creazione di prompt. Infatti, il suo obiettivo è quello di dare all’AI i giusti input in modo da ottenere una risposta il più possibile completa e coerente con la richiesta. 

Dunque, il Prompt Designer è specializzato non solo nelle tecnologie che stanno dietro ai Large Language Models e alle AI, ma conosce anche perfettamente il linguaggio umano. Deve infatti sapersi creare una struttura mentale organizzata, deve aver un’indole al problem solving e alla creatività e deve riuscire ad esprimersi in modo chiaro e preciso

Questo dimostra ancora una volta come l’intelligenza artificiale non possa vivere senza l’uomo e quanto sia sempre più necessario conoscere a fondo il linguaggio umano ed unire questa conoscenza a creatività ed emotività che l’AI non potrà mai emulare. 

Conclusioni

Possiamo concludere che i prompt sono fondamentali per ottenere dalle AI una risposta coerente, che ci permetta di non perdere tempo e di ricevere l’input desiderato. 

Per fare ciò, può essere molto utile seguire un buon modello di prompt. Tuttavia, i prompt non sono una scienza esatta e quindi la migliore cosa da fare è comprendere i principi basilari e adattarli alla propria richiesta in maniera creativa

Se usata bene, l’IA può quindi portare a risultati straordinari. Per questo motivo, se stai cercando un modo per elevare il tuo business tramite l’intelligenza artificiale, puoi contattare noi di Neting e prenotare una consulenza gratuita. 

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